Post choc su Fb: “Lo stupro? Solo all’inizio, ma poi la donna si calma e gode”

Post choc su Fb: “Lo stupro? Solo all’inizio, ma poi la donna si calma e gode”
29 agosto 2017

“Stupro? All’inizio, poi la donna si calma e gode”. E’ bufera per la frase choc postata sulla pagina Fb de ‘Il Resto del Carlino’ da Abid Jee, 24enne di Crotone, in merito allo stupro di gruppo avvenuto a Rimini. “Lo stupro – ha scritto Lee che ha cancellato il post subito dopo – è un atto peggio ma solo all’inizio, una volta si entra il pisello poi la donna diventa calma e si gode come un rapporto sessuale normale”. Lee vive e studia Giurisprudenza a Bologna e lavora alla Cooperativa Lai-Momo, come ha confermato la coop stessa, che gestisce, nell’emiliano, l’accoglienza di centinaia di migranti. Immediata la reazione della cooperativa sociale Lai-momo di Sasso Marconi che fa sapere di aver sospeso il proprio dipendente, bollando le sue affermazioni come di una “gravità inaudita”. Perché “al di là di ogni ferma condanna morale già espressa, riteniamo che questo comportamento abbia danneggiato gravemente la nostra immagine e abbiamo preso fermi provvedimenti, in base a quanto consentito dalla legge”, ovvero è stata avviata una procedura disciplinare, e nel frattempo il dipendente è stato sospeso in via cautelativa da ogni attività lavorativa. “In merito al commento apparso sulla pagina Facebook del Resto del Carlino concernente i gravissimi fatti di Rimini, abbiamo verificato che l`autore è un nostro dipendente, che ha collaborato occasionalmente da dicembre 2016 e, a partire dal 5 agosto 2017, è stato assunto a tempo determinato, per una sostituzione di malattia con mansioni di operatore dell`area sociale”, spiega la cooperativa in un comunicato stampa, pubblicato anche su Fb.

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E “la persona in questione, ovviamente agendo personalmente, ha espresso affermazioni che la nostra cooperativa condanna fermamente in quanto di una gravità inaudita e profondamente contrarie ai principi e valori che sono alla base del nostro pensiero e da sempre orientano il nostro modo di lavorare”. “La coop Lai-momo – prosegue la nota – seleziona i propri collaboratori a partire dall`analisi dei curriculum che riceve, ai quali, in caso di interesse, fa seguire la convocazione ad alcuni colloqui di valutazione, durante i quali rileva la compatibilità dell`approccio professionale del candidato all`ambito in cui dovrà operare”, ma “non è consentito dalla normativa vigente in materia di riservatezza dei dati sensibili, effettuare accertamenti o indagini sulle opinioni personali dei collaboratori, in fase di selezione e nel corso del rapporto di lavoro”. Quindi “qualora il candidato superi la selezione, ha luogo la condivisione di un codice etico che la cooperativa ha redatto appositamente per tutte le attività che svolge, con la firma del quale si richiede al candidato la corrispondenza ad un codice di comportamento ispirato ai valori e ai principi che sono alla base dell`operato della coop”. Inoltre “l`assunzione di questa persona è avvenuta dopo un periodo di collaborazione occasionale in cui sono state verificate la correttezza e professionalità del suo operato, che ci sono state confermate oggi dai coordinatori e dai colleghi a lui più vicini, scossi e stupiti dal suo commento FB, che mai avrebbero immaginato e dal quale, ovviamente, si dissociano completamente”. Quindi “al di là di ogni ferma condanna morale già espressa, riteniamo che questo comportamento abbia danneggiato gravemente la nostra immagine e abbiamo preso fermi provvedimenti, in base a quanto consentito dalla legge. Nel rispetto delle disposizioni vigenti e del CCNL delle Cooperative sociali, infatti, abbiamo avviato oggi una procedura disciplinare e contestualmente abbiamo sospeso il dipendente in via cautelativa da ogni attività lavorativa”.

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