Prandelli: “È la partita più importante della mia carriera”

24 giugno 2014

Vigilia di fuoco per l’ultimo e decisivo matchdel girone. Il ct azzurro: “È la partita più importante della mia carriera”

“Dobbiamo giocare anche per la Patria. È la partita più importante della mia carriera. Siamo pronti, andiamo in campo per vincere”. L’Italia di Cesare Prandelli non punterà al pareggio nel match decisivo in programma domani contro l’Uruguay. Una “X”, nella sfida che chiude il Gruppo D, garantirebbe agli azzurri il passaggio agli ottavi di finale dei Mondiali. “Abbiamo recuperato energie fisiche, sono convinto che siamo pronti anche a livello nervoso. Siamo convinti che serva la mentalità di cercare la vittoria. Non siamo capaci di giocare per pareggiare la partita. Se dobbiamo subire, dobbiamo anche essere bravi a contrattaccare immediatamente. Dobbiamo scendere in campo per far gol”, afferma il commissario tecnico. “In questo Mondiale ci sono molte più opportunità in fase offensiva, è un torneo molto equilibrato ed aperto. Anche per questo, le partite del passato non contano nulla. Conta solo il domani, conta l’atteggiamento propositivo”, dice ancora. Si parla del caldo e delle condizioni estreme che avrebbero influenzato le prestazioni delle squadre e, in particolare, dell’Italia.

“Ci sono dati di fatto”, dice Prandelli, “ma noi dobbiamo dare il massimo, indipendentemente dalle condizioni ambientali”. “Si tende a dare importanza all’aspetto tattico, ma domani bisognerà essere pronti su ogni pallone a livello caratteriale, agonistico e psicologico. L’Uruguay ha un senso patriottico superiore al nostro. Dobbiamo ricordarci che siamo l’Italia, giochiamo anche per la Patria. Se perdiamo un pallone, deve essere perché gli altri sono stati più bravi. Non perché non siamo andati a contrastare”, afferma. Capitolo formazione: appare probabile l’impiego di Ciro Immobile accanto a Mario Balotelli nel reparto offensivo. “Abbiamo pensieri, ma non sono ancora ufficiali. Non ho mai detto che Balotelli e Immobile non possono giocare insieme”, glissa Prandelli. “Quando si vogliono schierare due attaccanti, bisogna modificare qualcosa. Non è il numero delle punte a incidere, ma la capacità di aggredire gli spazi”, dice Prandelli nella conferenza stampa della vigilia. “Ciro Immobile è un attaccante moderno, sa andare in profondità e sa giocare tra le linee. Ha senso del gol e aiuta la squadra. Un giocatore che vuole essere un campione deve avere queste caratteristiche, non è completo se ne manca una”, afferma.

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Rifinitura azzurri sotto la pioggia: out solo De Rossi. Prandelli ha poi fatto disputare una partitella in famiglia a campo ridotto. Il ct, che non intende dare indicazioni sulla formazione, ha mischiato le carte schierando da una parte Buffon tra i pali, in difesa da destra verso sinistra Abate, Bonucci, Chiellini e De Sciglio, a centrocampo Pirlo, Marchisio e Parolo, quindi la coppia Cassano-Immobile. Dall’altra parte Sirigu poi linea a tre con Barzagli, Paletta e Darmian, a centrocampo Aquilani, Thiago Motta e Verratti, in attacco il tridente Cerci-Balotelli-Insigne. Candreva ha agito da jolly, partecipando alla fase offensiva delle due formazioni. (Il Tempo)

 

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