Silvio Berlusconi ancora una volta varca il portone di Palazzo Chigi. Ospite di Matteo Renzi per un pranzo di “lavoro”. Nonostante tutto (compresi i recenti guai giudiziari del grande mediatore Denis Verdini), il canale aperto dal patto del Nazareno resta aperto. La discussione, a quanto si apprende, dovrebbe riguardare le possibili modifiche alla legge elettorale. Nei giorni scorsi molti quotidiani avevano parlato di un certo malumore del Cavaliere che sarebbe pronto a dare il suo via libera solo una volta verificata la possibilità di candidarsi. Dopo la vicenda di Luigi De Magistris, infatti, si sta facendo strada in Parlamento l’ipotesi di modificare la legge Severino. E proprio una rassicurazione su questo potrebbe convincere Berlusconi a cambiare alcuni punti dell’Italicum.
I nodi da sciogliere. Questa mattina il premier Matteo Renzi ha riunito gli esperti del Pd per fare il punto sull’Italicum prima della discussione con Silvio Berlusconi. Le questioni sul tavolo sono sempre le stesse: l’intenzione di alzare il premio al 40% e di assegnarlo alla lista (come preferisce Renzi) o alla coalizione. A seconda del modello le soglie si assesterebbero, rispettivamente, al 5% o al 4 e 8% a seconda se si è o meno coalizzati. Altro punto da chiarire, l’elezione dei candidati: capilista bloccati e preferenze è l’idea messa in campo ma, però, non ancora l’unica.
