Premio Facchetti a Pirlo. “Nazionale? Chissà, ora il patentino”

Premio Facchetti a Pirlo. “Nazionale? Chissà, ora il patentino”
8 maggio 2018

Tutti ai piedi di Andrea Pirlo che, in attesa della partita d’addio che sarà celebrata il 21 maggio a San Siro, trova la sua celebrazione in occasione dell’assegnazione de il Premio ‘Il bello del calcio’ in ricordo di Giacinto Facchetti assegnato dalla Gazzetta dello Sport e dalla Fondazione Candido Cannavò. Il premio va al calciatore o ex calciatore che in carriera si è evidenziato per comportamenti positivi. “Per me ricevere questo premio è una grande soddisfazione, perché ho avuto l`onore e il piacere di conoscere Giacinto Facchetti” ha detto Pirlo. Presidente della giuria del premio è il presidente del Coni, Giovanni Malagò: “Con Andrea Pirlo il bello del calcio trova la sua consacrazione – afferma Malagò -: sotto ogni punto di vista rappresenta il lato estetico e la sostanza del calcio. Oggi questo premio è nelle mani e nei piedi del migliore possibile”. Da Michele Uva, direttore generale della Federcalcio uno sguardo alla Nazionale: “Se ci sarà Pirlo nello staff futuro della Nazionale? Questa è una domanda da girare ad Alessandro Costacurta. Io parlo da tifoso, e dico solo che è indispensabile che la Federazione coinvolga persone come lui che hanno fatto la storia e che possono essere il futuro”. Quanto all’azzurro lo stesso Pirlo rivela: “Con Ancelotti abbiamo parlato dell’idea di fare il suo vice, l’ho visto poco tempo fa, sempre rimasti in contatto. Abbiamo sempre parlato di un’opportunità di lavorare insieme, sono ancora giovane, ho tempo per pensarci. Può darsi che scatti la scintilla. I miei compagni dicevano che non sarebbero mai andati in panchina e ora stanno tutti là. Io farò un corso per avere il patentino, poi tutto può succedere”.

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