Prodi in campo, ex premier pronto a fare ponte tra Renzi e Pisapia

Prodi in campo, ex premier pronto a fare ponte tra Renzi e Pisapia
15 giugno 2017

Ponte tra Renzi e Pisapia, la sua esperienza al servizio dietro le quinte nell’alveo di una costruzione di un centrosinistra ampio, sulla base di una logica bipolare. Ecco il ruolo che Prodi si e’ ritagliato e che ha ribadito oggi al segretario del Nazareno durante un incontro “lungo e cordiale” tenutosi di primo mattino in un luogo ‘segreto’. La convinzione di Renzi e’ che Prodi non sposera’ apertamente la causa di Pisapia, non si schierera’ in prima linea, ma intende semplicemente dare un contributo alla causa. In realta’ il segretario dem considera prematuro, spiegano i suoi, ogni ragionamento sulle alleanze in vista delle Politiche, ritiene piu’ importante lavorare in vista dei ballotaggi e dopo per rafforzare il partito e sui programmi (anche di questo avrebbe parlato con Prodi) e non restare ‘imprigionato’ in trattative legate a logiche di coalizione. Ma il piano di Renzi resta quello di allargare il centrosinistra, per arrivare ad un listone alla Camera in modo da raggiungere il traguardo del 40% che permetterebbe il premio e di aprire ad una coalizione al Senato. Al momento non c’e’ l’intenzione di aprire a primarie di coalizione, anche se alcuni dei renziani hanno invitato il segretario a non escluderle, o perlomeno a trovare un accordo con Pisapia per evitarle. “L’importante – sottolinea uno dei fedelissimi del segretario – e’ che si scelga uno schema ben preciso, un eventuale dialogo con Berlusconi rischierebbe di non essere sufficiente per un suo ritorno a palazzo Chigi”.

La soddisfazione di Renzi e’ legata soprattutto, riferiscono sempre fonti parlamentari, al convincimento che Prodi non giochera’ certo a sostenere qualsiasi tipo di piano anti-Pd che qualche fuoriuscito dal partito del Nazareno potrebbe mettere in campo. Il faccia a faccia con Renzi, viene riferito da fonti del partito, e’ stato “distensivo” e ha avuto sul tavolo anche il tema della legge elettorale, visto che il Professore e’ ancorato al maggioritario. Prodi, viene ribadito ancora, avrebbe assicurato di non essere interessato al ruolo di ‘padre nobile’ di Campo Progressista. E, tuttavia, avrebbe in qualche modo esortato Renzi a lavorare per il nuovo centro sinistra largo, con un soggetto al centro e un soggetto a sinistra, alleati. Un ‘Fronte riformista’, sintetizzano fonti del Nazareno, che andrebbe da Pisapia a Tosi. Che l’incontro con Renzi abbia contribuito a distendere gli animi lo si ricava anche dall’umore del Professore. Durante un convegno sulla Cina organizzato a Palazzo Giustiniani, Prodi incassa i complimenti del presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni: “Prima da ministro degli Esteri e ora da premier approfitto di essere amico di Prodi e gli chiedo qualche dritta su queste questioni su cui lui molto ha lavorato”. Poi, fermato dai cronisti che gli chiedono se abbia intenzione di vedere Renzi, risponde in tono quasi canzonatorio: “L’ho gia’ visto. Ci siamo incontrati questa mattina. Cosa ci siamo detti? Ah, questo non e’ affar vostro”, ha aggiunto sorridente. Anche Pisapia questa mattina ha avuto una serie di incontri (tra gli altri ha avuto un colloquio con Gad Lerner davanti al Senato) per preparare la manifestazione del 1 luglio.

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