Prodi telefona a Pisapia, la telefonata che fa tremare il Pd

Prodi telefona a Pisapia, la telefonata che fa tremare il Pd
L'ex premier, Romano Prodi
19 novembre 2017

Romano Prodi, alla presentazione di un libro sulla Cina alla presenza anche di Paolo Gentiloni, resta in silenzio (“Sono muto”, dice), ma il suo nome e’ stato invocato a piu’ riprese nell’incontro che si e’ tenuto ieri mattina tra Fassino e Pisapia. E’ stato lo stesso ex sindaco di Milano a rivelare come il Professore gli abbia telefonato, chiedendogli un passo avanti “per unire”. Ed in effetti il dialogo tra il Partito democratico e Campo progressista registra un significativo miglioramento. L’esploratore delegato da Renzi a trattare per costituire un’alleanza di centrosinistra e l’avvocato milanese hanno concordato sulla necessita’ di cercare convergenze utili “per non far vincere le destre ed i populismi”. Pisapia vorrebbe pero’ che nella partita entrasse una figura “da garante”, figura che – qualora lo volesse – e’ stata individuata proprio in Romano Prodi. Una soluzione che va bene ai ‘tessitori’ del dialogo ma il cui perimetro andra’ verificato nel tempo. Il segretario dem fa trapelare soddisfazione per il confronto che sta portando avanti all’interno dell’area di centrosinistra ma occorrera’ capire – spiega un renziano – cosa si vuol intendere per garante. Il sospetto di alcuni all’interno del Pd e’ che in questo modo si possa minare la leadership renziana. In ogni caso, sia fonti parlamentari dem che di Campo Progressista, rivelano che il tema della premiership e’ uscito dal tavolo. La legge elettorale non prevede di indicare il candidato premier, della questione si dovrebbe parlare piu’ avanti.

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Nel colloquio tra Fassino e Pisapia si sarebbe parlato della necessita’ di imbastire un programma comune e di lavorare a stretto contatto affinche’ entro la fine della legislatura il Parlamento vari leggi importanti quali la Ius soli e magari il biotestamento. Fari puntati anche sulla legge di bilancio, visto che Campo progressista chiede l’eliminazione del super ticket. Emendamenti in tal senso sono gia’ stati presentati ma la misura potrebbe anche essere ‘graduale’ considerata la mancanza di fondi. Comunque, sia nel fronte Pd che in quello di Campo Progressista si respira un’aria piu’ ottimista sulla eventualita’ di una coalizione da presentare alle urne. Occorrera’ capire se ne possa fare anche Mdp: Pisapia, al lancio della candidatura di Gori per le elezioni in Lombardia, ha invitato anche gli ex dem ad unirsi per non far vincere un candidato di centrodestra. Chi lavora a costruire un campo largo di centrosinistra alle elezioni punta sul fatto che la presenza di Prodi nei panni del ‘mediatore’ dietro le quinte possa convincere Mdp a rientrare, con un accordo programmatico. Ma nel partito del Nazareno si insiste sul fatto che il tema del Jobs act puo’ essere discusso, attuando miglioramenti sulla questione dei licenziamenti collettivi, ma non rinnegato. “Oggi (ieri, ndr) – ha spiegato Fassino – sono stati fatti passi avanti significativi”. Giudizio positivo sull’incontro a cui hanno preso parte anche altri esponenti quali Tabacci e Martina pure da parte di Campo Progressista, che continua a vincolare la possibilita’ di una intesa alla necessita’ di una discontinuita’.

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