Tutto pronto per il Meeting di Comunione e liberazione, focus su giovani ed eredità padri

Tutto pronto per il Meeting di Comunione e liberazione, focus su giovani ed eredità padri
19 agosto 2017

“Niente otri vecchi o minestre riscaldate: i giovani devono seguire il Movimento di oggi e non i nostri insegnamenti di ieri”. Sono trascorsi 38 anni dal primo Meeting di Comunione e liberazione. Alcuni dei “giovani di don Giussani” sono usciti di scena, altri sono rimasti nel movimento e portano avanti la tradizionale kermesse di Rimini, un’occasione, come ogni anno, di dibattito con politici, docenti, imprenditori e rappresentanti delle associazioni sui temi attuali, nazionali ed internazionali. Con un’attenzione particolare alle nuove generazioni sintetizzata nel titolo, preso in prestito dal viaggio intrapreso da “Faust” nell’opera di Goethe: “Quello che tu erediti dai tuoi padri, riguadagnatelo per possederlo”. I giovani, come spiega alla vigilia del Meeting Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione per la Sussidiarietà, “devono ricominciare da capo a vivere un cristianesimo che ha le risposte al bisogno dell”io’, solo questo li potrà convincere; se devono fidarsi della nostra tradizione se ne andranno”, si allontaneranno dalle parrocchie e dalle associazioni. “Allora seguano don Carron (prete spagnolo, presidente della Fraternità di CL, ndr.), seguano chi guida adesso il Movimento, ma non seguano noi, siamo noi che dobbiamo seguire loro”. Da alcuni anni l’appuntamento riminese ha smesso di essere la vetrina per politici “amici” di CL o il palcoscenico di fine estate per ministri e rappresentanti di partiti. Nonostante il programma continui ad essere zeppo di appuntamenti ai quali parteciperà anche nell’edizione 2017 metà governo, parte del sindacato, gli industriali… Domenica 20 agosto ad aprire il Meeting sarà il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni: dopo una visita in forma privata alle mostre “Nuove generazioni. I volti giovani dell’Italia multietnica” e “Ognuno al suo lavoro.

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Domande al mondo che cambia” allestite negli stand della fiera di Rimini, il premier affronterà il tema dell’eredità e del futuro dell’Italia nell’incontro con Nassir Abdulaziz Al-Nasser, in rappresentanza del segretario generale delle Nazioni Unite. Per la conclusione, sabato 26 agosto, arriverà a Rimini il card. Pietro Parolin: di ritorno dal viaggio in Russia, il segretario di Stato Vaticano proporrà una riflessione dal titolo “L’abbraccio della Chiesa all’uomo contemporaneo”. La scuola, le nuove tecnologie e il loro impatto sul mondo del lavoro e delle professioni, le sfide per la democrazia, la pubblica amministrazione, il welfare nelle aziende, il dialogo interreligioso, lo sport, la riforma della giustizia e la sanità: sono alcuni dei temi che verranno affrontati nel corso di oltre 100 incontri e tavole rotonde con circa trecento relatori italiani e interazionali. L’obiettivo degli organizzatori del Meeting di Rimini (2.600 volontari al lavoro da settimane per l’allestimento degli stand) è quello di replicare le 800 mila presenze dello scorso anno; sono attesi ospiti da 70 nazioni che potranno, tra l’altro, visitare 16 mostre e allestimenti (una con “gli artisti di oggi a tu per tu con il passato” tra cui Andy Warhol; una sui “volti dell’Italia multietnica”; una sulla Terra Santa; una sull’Evangelii gaudium di papa Francesco) e assistere a 16 spettacoli. Dopo il taglio del nastro, lunedì i lavori riprenderanno con il presidente di Atlantia, Fabio Cerchiai, per un incontro ad un anno da terremoto nel Centro Italia (“Prevenire e mettere in sicurezza”) assieme al ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, e al presidente di FederlegnoArredo, Emanuele Orsini. Per il dibattito “60 anni dopo. L’Europa che c’è già. L’Europa da riguadagnare” sono attesi il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, e l’ex premier italiano Enrico Letta.

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“Lo sviluppo economico. Le risorse per l’Italia” è il tema che affronterà, martedì, il ministro Carlo Calenda insieme a imprenditori di aziende italiane e non, moderati dal presidente della Compagnia delle opere, Bernhard Scholz. Per l’incontro “Nuovi italiani, nuovi europei. I giovani e le sfide della società multietnica” sarà presente il ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli. Il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, raggiungerà la kermesse di Comunione e liberazione per un incontro sul “Piano Marshall” per i giovani, progetto presentato lo scorso anno. “Da Nord a Sud. La difesa e la pace nel mondo” è il tema affidato giovedì al ministro degli Affari esteri, Angelino Alfano, in coppia con il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg. Lo stesso giorno in cui il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, assieme all’ex magistrato Gherardo Colombo, rifletterà sul “fine pena” e le “forme alternative della pena”. A “Cambiamento d’epoca: la crisi come passaggio”, un ciclo di incontri curati da Luciano Violante, prenderà parte anche il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco. Venerdì, per riflettere su lavoro e persona, sono attesi il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, e il segretario della Cisl, Annamaria Furlan, assieme al responsabile della divisione Banca dei territori di Intesa Sanpaolo, Stefano Barrese. Quattro i governatori delle Regioni italiane che si confronteranno su “Quali eredità politiche ci consentono di portare avanti l’Italia?”: quello dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, della Lombardia, Roberto Maroni (unico esponente della Lega Nord che solcherà il suolo della fiera di Rimini), quello della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi, e della Liguria, Giovanni Toti. Arriveranno a Rimini anche diversi sindaci italiani.

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In apertura del Meeting 2017 sarà presente l’amministratore apostolico del patriarcato latino di Gerusalemme, Pierbattista Pizzaballa. Sul fronte del dialogo tra religioni e paesi ci saranno Hilarion Alfeev, metropolita di Volokolamsk, presidente del Dipartimento per le Relazioni esterne del Patriarcato di Mosca, il rabbino David Rosen dell’American Jewish Committee, il libanese musulmano Mohammad Sammak. Porteranno la propria testimonianza al popolo di CL lo chef venezuelano Sumito Estevez, la suora ugandese Rosemary Nyirumbe e il nuovo Custode di Terra Santa padre Francesco Patton, oltre ai sindaci di Tunisi e Tel Aviv. Sul fronte scientifico ci saranno tra gli altri l’allievo di Noam Chomsky Andrea Moro, insieme a Giorgio Vallortigara, neuroscienziato, e Nello Cristianini, esperto internazionale di intelligenza artificiale. Durante la settimana del Meeting sarà presente anche la direttrice della Galleria Nazionale d’arte moderna e contemporanea di Roma Cristiana Collu e Adrian Paci, artista di fama internazionale. In un passaggio del “Faust” di Goethe si legge “Indarno tu hai accolta l’eredità de’ tuoi padri se non sai goderne”. I giovani oggi cosa hanno ereditato dai padri? A leggere certe cronache pare abbiamo raccolto soltanto i risultati di comportamenti che hanno lasciato il nostro Paese con una debito insostenibile, con il precariato, con la crisi economica e con la perdita di ideali e di diritti: si ha comunque l’immagine di un’Italia debole. “Purtroppo i giovani di oggi non hanno conosciuto i nonni che hanno costruito l’Italia, non sanno quasi nulla di quello che hanno fatto – spiega Vittadini -. L’anno scorso abbiamo festeggiato i 70 della Repubblica, ma la gente non sapeva nemmeno che ci fosse la Repubblica, la Costituzione, anche perché domina il disfattismo”. I giovani, già durante il Meeting di CL, devono allora “ricominciare dalla loro esperienza umana, dal loro desiderio”. “Di eredità dei padri ne hanno ben poca: i padri gli hanno portato il crollo dell’Italia – ha concluso il presidente della Fondazione per la Sussidiarietà -. Dovrebbero semmai ispirarsi ai nonni, ma non per un ripensamento del passato, ma per cercare di ricominciare loro stessi a desiderare, a vivere esperienze positive, a credere in ideali e ad avere fede”. (foto Giorgio Vittadini-Lapresse)

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