Proteste per la bambina uccisa dalla polizia per errore

24 settembre 2019

Rabbia e proteste a Rio de Janeiro dopo che una bambina di otto anni è morta per un colpo di arma da fuoco proveniente, secondo le prime ricostruzioni, dall’arma di un poliziotto nel corso di un’operazione di sicurezza. Agatha Vitòria Sales Félix era con la madre in un camioncino e stava rientrando a casa quando è stata colpita alla schiena venerdì nella favelas di Alemao. La polizia stava inseguendo un motociclista e ha dichiarato di aver risposto agli spari. Una versione che la famiglia di Aghata ha smentito, sostenendo che non era in corso nessuno scontro a fuoco. Da gennaio ad agosto 1.249 persone sono morte nei raid di sicurezza a Rio. Agatha è il quinto bambino a perire in una situazione analoga quest’anno.

Secondo molti la linea dura del governatore Wilson Witzel, entrato in carica a gennaio e vicino al presidente Jair Bolsonaro, è alla base del numero crescente di vittime nelle favelas. “Sono qua per chiedere giustizia – ha detto una giornalista – Ancora una vittima di una politica di sterminio della polizia militare di Rio”. Centinaia di residenti hanno protestato con cartelloni con slogan come “Le vite nelle favelas valgono”, “Basta ucciderci”. “Non è la prima e purtroppo nemmeno l’ultima volta – ha detto un ragazzo – Dobbiamo scendere in strada per far valere i nostri diritti perché è incredibile che una bambina di otto anni venga uccisa in un van, un posto che dovrebbe essere sicuro”.

Leggi anche:
Ligabue risponde a Clerici: mai detto che sai di sugo
Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti