Vertice a Venaria: nasce il “Forum g7 del futuro del lavoro”

Vertice a Venaria: nasce il “Forum g7 del futuro del lavoro”
30 settembre 2017

Si aggrava il bilancio degli scontri di oggi pomeriggio a Venaria (Torino), tra manifestanti anti G7 e forze dell’ordine. I feriti sono 11: si tratta di sette poliziotti ed un carabiniere trasportati al pronto soccorso dell’ospedale Cto di Torino. Il più grave è un poliziotto con trauma cranico, toracico e vertebrale, avrà almeno 40 giorni di prognosi. Almeno tre manifestanti sono rimasti feriti o contusi, uno è stato soccorso per strada a Venaria dal 118. Tre le persone bloccate e identificate, gli autori che hanno inscenato la decapitazione dei fantocci di Renzi e Poletti. Per l’intera giornata si sono registrati scontri tra contestatori e forze dell’ordine schierate per proteggere la Reggia di Venaria dove si è concluso il G7. La tregua è arrivata verso le 18.30. Dal corteo formato da circa 5mila persona, che sono giunte all’imbocco del centro storico dove sono posizionati i blocchi della polizia, sono state esplose bombe carta a cui gli agenti hanno risposto lanciando lacrimogeni. Anche ieri sera, si sono registrati fuochi d’artificio nella notte contro le forze di polizia da parte di un ultimo gruppo di manifestanti, un centinaio, contro il G7. Verso le 22.30 i contestatori hanno nuovamente tentato di dirigersi senza successo verso piazza Carlina, sede delle delegazioni del summit. Bloccati dagli agenti in via Po hanno fatto esplodere i botti che hanno colpito ferendoli alcuni agenti. I manifestanti sono stati respinti verso piazza Castello dove si sono rifugiati tra gli stand della manifestazione “la notte dei ricercatori” creando ulteriore scompiglio. Quattro giovani sono stati fermati.

IL G7 LAVORO DI VENARIA

Nasce dal g7 Lavoro di Venaria il “Forum g7 del futuro del lavoro”, una piattaforma per condividere strategie, scambiare buone pratiche ed esperienze. E’ quanto è emerso alla fine dei lavori della riunione di Venaria, dove hanno partecipato i ministri del G7. “Abbiamo deciso – ha spiegato il ministro del Lavoro Giuliano Poletti – di dare vita a questo forum per evitare che il G7 concluda la sua azione con il dibattito di questi giorni”. Il forum sara’ sviluppato e gestito dall’Ocse in collaborazione con l’Oil. Coinvolgera’ responsabili politici, le parti sociali, gli analisti dell’innovazione. In particolare, i lavori si concentreranno “sullo scambio e lo sviluppo di dati e informazioni su come il mercato del lavoro stia cambiando, al fine di rafforzare gli strumenti di anticipazione dei fabbisogni professionali”; sulla “condivisione di esperienze e idee sulle forme emergenti di lavoro e’ sulle loro conseguenze per lavoratori e imprenditori”. “L’innovazione – ha detto il ministro Poletti – e’ una possibilita’ ma l’esito non e’ gia’ scritto. La sfida dell’epocale cambiamento in atto la vogliamo cogliere in modo positivo per fare in modo che il processo sia il piu’ possibile inclusivo. Bisogna lavorare sia sul versante della crescita che dell’equita’ sociale”. Il ministro Poletti ha infine sottolineato la scelta positiva della sede del summit alla Reggia di Venaria: “una scelta molto apprezzata dai nostri ospiti che hanno colto cosi’ la bellezza della storia e dei luoghi del nostro Paese”.

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Il G7 ha chiuso i lavori producendo un documento sottoscritto dai ministri. “Consapevoli che molti dei nostri cittadini sono preoccupati per l’impatto di queste trasformazioni sul loro reddito, sulla sicurezza dei posti di lavoro e’ sulle loro opportunita’ di impiego, abbiamo concordato di adottare un approccio inclusivo al mercato del lavoro, con particolare attenzione ai piu’ deboli, per assicurare che nessuno sia lasciato indietro “. E’ stato quindi ribadito l’impegno “affinche’ i benefici della crescita sostenibile, guidata dall’innovazione, siano ampiamente condivisi”, “con particolare attenzione alla promozione e alla condivisione dei benefici dell’innovazione tra i gruppi sociali particolarmente esposti alla perdita di un impiego inclusi i lavoratori meno qualificati, i lavoratori maturi e le persone con disabilita’ al pari di coloro che sono sotto rappresentati nel mercato del lavoro, come le donne in giovani”. In particolare riguardo a questi ultimi, i ministri ribadiscono l’impegno “per fornire ai giovani le competenze appropriate e per adottare politiche efficaci e sostenere la transizione dalla scuola al lavoro”. I ministri sottolineano, infine, “il necessario coinvolgimento di tutte le parti in causa”, incoraggiando le parti sociali a progettare e attuare soluzioni mirati attraverso un coinvolgimento significativo di tutti gli attori interessati, compresi, tra gli altri, i governi, gli stakeholder e le imprese”, recita il documento.

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I SINDACATI

Prima del via del summit c’è stato un incontro fra i ministri del Lavoro dei Paesi del G7 e le organizzazioni sindacali dei vari Stati, fra cui quelle italiane Cgil, Cisl e Uil, con i loro leader che hanno presentato un documento comune, di respiro internazionale in cui si chiede principalmente di “individuare principi ed azioni concrete per garantire una distribuzione equa dei vantaggi derivanti dalle economie globalizzate e digitalizzate”. Inoltre hanno sottolineato come sia necessario garantire che “i lavoratori non paghino il costo dell’adeguamento alla Prossima Rivoluzione della Produzione ed alla digitalizzazione delle nostre economie, nonché ai cambiamenti climatici ed alle politiche di crescita ecocompatibili”. Altro punto – sottoposto ai partecipanti del G7 – la questione dell’orario dei lavori e dei salari “perchè nel mondo la differenza tra ricchi e poveri è aumentata. Quindi dobbiamo riequilibrare qualcosa a partire dall’innovazione di Industria 4.0 da sviluppare anche dando risposte al mondo del lavoro”. Infine – per i sindacati – da rimettere al centro delle politiche dei governi di tutto il mondo: il tema della crescita e del lavoro.

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