Puigdemont torna a Bruxelles: difenderò la giusta causa catalana

29 luglio 2018

L’ex presidente della Catalogna, Carles Puigdemont, è tornato in Belgio dopo quattro mesi trascorsi in Germania, e ha promesso di continuare a difendere “la giusta causa del popolo catalano”. Già mercoledì scorso, annunciando il suo rientro in Belgio, aveva detto che la sua “attività politica avrà sede in Belgio, con la volontà di portare avanti il mandato del popolo” per una Catalogna indipendente e di lavorare per i politici catalani “ingiustamente imprigionati”.

“Questa non è la fine del viaggio – ha affermato l’ex presidente della Catalogna – viaggerò fino alla zona più remota del nostro continente per difendere la giusta causa del popolo catalano”. Puigdemont era stato arrestato il 25 marzo scorso in Germania su mandato di arresto europeo spiccato dalla Spagna, revocato solo nelle scorse settimane a seguito della decisione della magistratura tedesca di autorizzarne l’estradizione in Spagna unicamente per il reato di malversazione e non per sedizione, passibile di 25 anni di reclusione.

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Il ritorno in Belgio permetterà a Puigdemont di rafforzare la presa sul suo partito, il Pdecat, all prese con le prossime comunali e – almeno in parte, e non solo fra i dirigenti – recalcitrante a presentarsi in una lista unica indipendentista. Questa infatti, a detta dei critici, rischia di far perdere voti in un elettorato che in questo caso è più interessato ai programmi di governo dei singoli comuni – Barcellona in testa – dove la differenza fra conservatori e sinistra (Pdecat ed Erc) potrebbe rivelarsi più importante che non quella fra indipendentisti e unionisti.

Puigdemont potrà inoltre mettere in funzione quel “Consiglio della Repubblica” annunciato subito dopo la sua uscita dalla Spagna, e che in teoria dovrebbe tenere sotto controllo il governo regionale guidato da Quim Torra, sempre che un qualche colpo di scena legale non permetta il ritorno dell’ex presidente. Se così non fosse l’esilio potrebbe durare parecchio: per la legge spagnola la prescrizione del reato di ribellione e sedizione, qualora i capi d’accusa (bocciati clamorosamente dalla giustizia tedesca e belga) dovessero essere confermati e Puigdemont condannato, è di vent’anni.

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