Con Qooder cambia la visione di mobilità urbana, finisce distinzione tra 4 e 2 ruote

7 marzo 2018

Salone dell’Auto di Ginevra palcoscenico di assoluta eccellenza per il lancio in anteprima mondiale di Qooder, nuovo concetto di mobilità urbana pensato per risolvere i problemi del commuting e della vita cittadina quotidiana. In una sorta di eresia affascinante capace di intercettare allo stesso tempo motociclisti ed automobilisti, Qooder prende il meglio delle due ruote, ad esempio l’agilità, ma allo stesso tempo la stabilità, la sicurezza e il piacere di guida di un quattro ruote. Protagonista di questa rivoluzione è la Quadro Vehicles, azienda svizzera ma dal design italiano. Qooder è infatti sviluppato a partire dal sistema brevettato da Quadro HTS Hydraulic Tilting System, che permette inclinazioni da moto mantenendo la stessa aderenza all’asfalto di un automobile. Ed a Ginevra si è presentato, evoluzione del Quadro4, con una nuova e più potente motorizzazione 400, sul mercato a giugno ma in prevendita già da aprile. Ma la vera novità è il salto nel mondo della mobilità elettrica, così il Qooder dal 2019 diventa EQooder. Paolo Gagliardo ceo di Quadro Vehicles: “Il Qooder non è un concetto di marketing ma è un concetto fatto di tecnologia e sostanza. Quindi nel momento in cui abbiamo pensato all’applicazione elettrica del Qooder abbiamo fatto innanzitutto un accordo tecnico con una delle aziende leader del settore, la californiana Zero, questo per avere il miglior prodotto possibile, ma si tratta di una tecnologia ben applicata su una tecnologia già molto robusta che è quella del Qooder. L’insieme delle due cose ci sta dando una prestazione mozzafiato anche in termini di autonomia. Quindi oggi noi dichiariamo su questo prototipo delle specifiche ma sono specifiche conservative, dimostrando che il potenziale del veicolo è quasi naturale per l’applicazione elettrica”. Non un retrofit quindi ma è come se il veicolo, per la sua stessa natura tecnologica, fosse già stato pensato elettrico. Tornando al 400, per il mercato italiano previsti test esperenziali: “La chiamiamo Qooder experience, perché pensiamo non sia descrivibile il piacere della guida su un veicolo né 2 ruote né 4 ruote, convinti che l’accesso emotivo del cliente debba essere fatto attraverso l’esperienza del veicolo stesso”.

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