Quattro nuovi satelliti completano la costellazione di Galileo

26 luglio 2018

Con il lancio degli ultimi quattro satelliti del secondo lotto a Piena capacità operativa (Foc), si completa la costellazione di 26 satelliti di Galileo, il sistema di navigazione europeo, già operativo dal 2016. Altri lanci serviranno in futuro per sistemare gli ultimi 4 satelliti “di riserva” ma con l’immissione in orbita circolare intermedia, a un’altezza di 22.922 km dalla superficie terrestre, degli ultimi 4 satelliti “titolari”, il sistema entra in una fase di completa operatività e di copertura globale, completamente finanziata dall’Unione europea e gestita dalla Commissione che ha un accordo di delega con l’Esa.

Ad oggi sono più di 100 milioni i dispositivi, compresi i nuovi smartphone, che possono utilizzare i servizi di Galileo. Un sistema che promette di rivoluzionare il settore del trasporto aereo, marittimo e stradale grazie a una precisione molto più accurata del Gps americano o del Glonass russo, con uno scarto fino a un solo centimetro per le operazioni di polizia o di protezione civile, ad esempio in caso di calamità naturali.

Importante la partecipazione italiana al progetto; in tutti i satelliti, infatti, sono Made in Italy – sviluppati da Leonardo – i sensori di assetto Ires-N2 (Infrared Earth Sensor), utilizzati per il controllo della posizione e gli orologi atomici all’idrogeno Phm (Passive Hydrogen Maser), oltre che uno speciale ricevitore per gli usi governativi. Centrale anche il ruolo della controllata Telespazio (joint venture Leonardo 67% – Thales 33%), che ha realizzato, presso il Centro Spaziale del Fucino, uno dei due centri di controllo che gestiscono la costellazione e la missione del programma.

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