Rabbia e tensione Genova, sfollati in piazza

Rabbia e tensione Genova, sfollati in piazza
9 ottobre 2018

Rabbia e tensione a Genova, dove i cittadini sono scesi in piazza 55 giorni dopo il crollo del Ponte Morandi per chiedere soluzioni urgenti per il capoluogo ligure ancora alle prese con gravi disagi. In 5mila tra sfollati, commercianti e lavoratori portuali hanno sfilato in corteo dietro allo striscione “Liberate la Valpolcevera”. Gli abitanti dei quartieri di Certosa, Rivarolo e Bolzaneto hanno ricordato come, oltre agli sfollati di Via Porro, vi siano “70mila sfollati del lavoro e dei servizi”. Al termine del corteo, in piazza De Ferrari sono partiti bordate di fischi all’indirizzo del sindaco-commissario Marco Bucci e del governatore della Liguria, Giovanni Toti, che stavano entrando nella sede della Regione.

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La folla ha tentato di accerchiarli al grido di “Vogliamo risposte su lavoro e strade! Fateci entrare!”. Alcuni manifestanti hanno poi letto un documento in Regione in cui chiedono risposte concrete sulla viabilita’ e di accelerare il rientro in casa degli sfollati per recuperare le proprie cose. Una rappresentanza ha anche incontrato Bucci e Toti e al termine ha parlato di “aspettative deluse” non per “cattiva volonta’” degli interlocutori, ma “per una forma di impotenza” rispetto ai “tempi della giustizia, delle procedure e delle condizioni di dissequestro”. In parallelo in Prefettura si svolgeva l’incontro fra il il ministro ai Trasporti, Danilo Toninelli, e la commissaria europea ai Trasporti, Violeta Bulc, che ha promesso che “l’Europa fara’ la sua parte”, con “aiuti” per “una ricostruzione rapida per i collegamenti della regione”. “Tocca alle autorita’ italiane stabilire le responsabilita’ per questo disastro”, ha premesso, “ma dobbiamo guardare avanti. Genova e’ un punto cruciale, perche’ terminale del corridoio Reno Alpi che include il Terzo Valico”.

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La Commissione propone l’estensione dei corridoi Ten T con la Genova-Marsiglia”. “Questa e’ l’Europa che piace al nostro governo”, le ha risposto Toninelli, “apprezziamo molto la vicinanza dell’Unione. Nostra principale missione e’ costruire presto e bene il ponte sul Polcevera”. Il ministro ha invitato “a non contestare il decreto” su Genova, “perche’ permettera’ a Bucci di lavorare bene senza preoccuparsi dei ricorsi. Lo miglioreremo, e daremo agli sfollati i soldi per l’acquisto di una nuova casa”. Una frecciata al governo e’ arrivata da Toti, presente anche lui all’incontro: “Decreto scritto col cuore? Bene, mi auguro sia stato scritto anche con il cervello”. Toninelli ha anche incontrato una delegazione di abitanti della Valpolcevera che gli hanno chiesto di “non raccontare bugie”: “Vogliamo impegni seri, concreti, fattibili”, ha detto Franco Ravera, referente degli sfollati del ponte Morandi.

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