Ragazza 19enne uccisa a Milano, uomo fermato per omicidio. In passato, il tranviere era stato condannato per stalking

7 febbraio 2018

Alessandro Garlaschi, il 39enne tranviere, sospettato di aver ucciso Jessica Valentina Faoro, la 19enne accoltellata in un appartamento in via Brioschi a Milano, è stato fermato per omicidio volontario. E quanto emerge da ambienti giudiziari. Il 39enne starebbe fornendo “parziali ammissioni” di quanto accaduto stamane alla polizia e al pm Cristiana Roveda che lo stanno interrogando. Tanti i dettagli che mancano per ricostruire quanto accaduto nell’appartamento al secondo piano del grande palazzo di dipendenti Atm, a partire dal perché la giovane fosse in quell’abitazione. L’ipotesi più accreditata è che l’uomo abbia atteso che la moglie uscisse di casa per tentare un approccio con la ragazza. Di fronte al rifiuto, il 39enne avrebbe afferrato un coltello da cucina e avrebbe colpito la 19enne più volte. Secondo alcune indiscrezioni, non confermate, avrebbe tentato di disfarsi del corpo dandogli fuoco, prima di ‘arrendersi’. “L’ho fatta grossa”, le parole che il tranviere avrebbe rivolto al portinaio prima che la polizia lo fermasse. Poi urla e insulti da alcuni vicini e passanti contro il tranviere portato via dalla polizia: “Sei un mostro”, “maledetto”, “spero marcirai in galera”, “pezzo di m…”. Le prove nei confronti dell’uomo, secondo quanto raccontato dagli investigatori, sarebbero numerose e schiaccianti.

LA CRONACA

Jessica Valentina Faoro è stata uccisa stamani a coltellate in via Brioschi 93 a Milano. La giovane da poco era ospite presso la casa dove l’uomo vive con la compagna. La coppia stamani, dalle prima informazioni, avrebbe avuto un violento litigio. La vittima è stata trovata senza vita con tagli e ferite in varie parti del corpo. Era ospite della coppia, il tranviere è stato sospettato essere l’autore del fatto e la compagna è stata portata in Questura, non è chiaro se fosse presente al momento dell’uccisione. La vittima è una giovane che sembra avere avuto un passato difficile alle spalle. La coppia si era trasferita da non molto nel palazzo, anche per questo poco conosciuta dai vicini. L’appartamento di via Brioschi dove la giovane è stata uccisa è situato al secondo piano della scala 11 di un palazzo di dipendenti Atm dove il tranviere abitava con la moglie. Alcuni testimoni hanno riferito di aver visto passeggiare l’uomo e la vittima insieme in un giardino della zona. A quanto sta emergendo dalle indagini, stamani l’uomo sarebbe sceso nel cortile coi vestiti sporchi di sangue dicendo al portinaio: “Ho una ragazza morta in casa”. Avrebbe quindi chiamato lui stesso i soccorsi. Dalle prime ricostruzioni la ragazza è stata aggredita dal 39enne in seguito di un tentativo di approccio avvenuto dopo l’uscita della moglie da casa. Davanti al rifiuto di Jessica, ci sarebbe stata da parte sua una reazione violenta. Un collega dell’Atm afferma che Garlaschi era stato già condannato per stalking in passato: “E’ stato condannato per stalking in passato per una collega”. Mentre un giovane che ha frequentato la stessa scuola della vittima, racconta: “Veniva nella mia stessa scuola, alle medie. Era una bella ragazza, non ho mai conosciuto bene la sua storia”.

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