Reddito cittadinanza solo per italiani? La proposta di Di Maio e le norme Ue

Reddito cittadinanza solo per italiani? La proposta di Di Maio e le norme Ue
22 settembre 2018

Sarebbe possibile secondo il diritto Ue restringere ai soli cittadini italiani, come ha detto il vicepremier Luigi Di Maio, una misura sociale come il “reddito di cittadinanza”? E’ una domanda per cui oggi da Bruxelles non può esserci risposta precisa, perché molto dipenderà da come la misura, al di là del suo nome, verrà definita e presentata.

Va chiarito subito un punto: che per un cittadino Ue una cosa è il diritto, sacrosanto, alla libera circolazione e al libero stabilimento in qualsiasi Stato membro; altra cosa è il diritto, sottoposto a diverse condizioni, di usufruire di misure di welfare come il reddito di cittadinanza, o i sussidi di disoccupazione, o le integrazioni al reddito, ammesso che si tratti di provvedimenti catalogabili tutti nella categoria dell’assistenza sociale. Inoltre, c’è un principio fondamentale da tenere sempre presente: il divieto di discriminazione fra i cittadini di uno Stato membro e gli altri cittadini comunitari sul suo territorio.

Leggi anche:
Pensioni, oltre la metà ha un importo mensile sotto i 750 euro

Secondo fonti comunitarie interpellate a Bruxelles, “quando si parla di assistenza sociale, gli Stati membri sono liberi di istituire un proprio sistema. Le norme dell’Ue sono chiare: gli Stati membri decidono quali prestazioni di assistenza sociale vogliono istituire, a quali condizioni le corrisponderanno, a chi e per quanto tempo. Le norme Ue, insomma, non impongono agli Stati membri di concedere benefici incondizionatamente a tutti”. Entrando più in dettaglio, comunque, vi sono delle regole che tutelano i cittadini comunitari, differenziate a seconda che lavorino o siano inattivi, cerchino lavoro o siano disoccupati, pensionati o studenti, e a seconda di quanto tempo abbiano risieduto legalmente nel paese ospite. “I lavoratori, i lavoratori autonomi e i loro familiari diretti – hanno spiegato le fonti – hanno il diritto di risiedere senza condizioni, e devono essere trattati allo stesso modo, ma questo non vale per chi cerca lavoro, disoccupato o studente”.

Leggi anche:
Pensioni, oltre la metà ha un importo mensile sotto i 750 euro

“Studenti e altre persone economicamente non attive (ad esempio i pensionati, ma non i disoccupati o le persone in cerca di lavoro) hanno il diritto – hanno continuato le fonti – di risiedere per più di tre mesi se hanno, per sé e la loro famiglia, mezzi finanziari sufficienti per non diventare un onere per il sistema di assistenza sociale del paese ospitante dell’Ue. Devono anche avere un’assicurazione sanitaria completa”. Per quanto riguarda gli stranieri cittadini dell’Ue rimasti disoccupati o in cerca di un’occupazione, c’è invece “il diritto di risiedere senza condizioni per un periodo di sei mesi e anche di più, se continuano a cercare lavoro nel paese dell’Ue ospitante e hanno ‘una reale possibilità’ di trovarlo. Le persone in cerca di lavoro possono esportare le indennità di disoccupazione dallo Stato membro di origine per un minimo di tre mesi mentre cercano lavoro in un altro Stato membro, se sono state inizialmente registrate come disoccupate nello paese d’origine”.

Leggi anche:
Pensioni, oltre la metà ha un importo mensile sotto i 750 euro

Resta infine una categoria di cittadini comunitari di altri Stati membri che gode di un alto grado di equiparazione, per quanto riguarda l’assistenza sociale, con i cittadini del paese ospite: “Dopo cinque anni di residenza legale continua in un paese Ue diverso dal loro, i cittadini comunitari e i loro familiari ottengono il diritto di risiedervi permanentemente. Una volta acquisito, questo diritto non è più soggetto alle condizioni applicabili nei cinque anni precedenti”, hanno concluso le fonti. Potrà il futuro reddito di cittadinanza, essendo limitato ai soli italiani, escludere questi cittadini comunitari stranieri residenti di lungo soggiorno, se rispettano tutte le altre condizioni per usufruirne? askanews

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti