“E’ percepita un’assenza del governo della Regione siciliana, nella cultura come in tanti altri ambiti. E’ invece necessario, oggi ancora di piu’, avere una visione concreta delle cose da fare e metterla in atto. Questa assenza e questo vuoto sono aspetti certamente negativi”. Lo ha detto all’AGI, rispondendo a una domanda sullo stato di salute del governo Crocetta, Giovanni Puglisi, presidente della Fondazione Sicilia, nonche’, tra le numerose funzioni ricoperte, rettore dell’Universita’ di Enna e presidente della Commissione nazionale italiana per l’Unesco. Poco prima, in occasione della presentazione del ‘Premio nazionale di Teatro Luigi Pirandello’, aveva parlato di “cattedrali della cultura abbandonate”, ma anche di “politici che danzano malamente”. Alla scadenza del prossimo semestre dell’attivita’ della Fondazione, Puglisi concludera’ il suo secondo mandato. Anche in passato e’ stato considerato una risorsa per la guida del governo regionale. Esecutivo che ancora oggi appare traballante. “Si e’ vero – risponde all’AGI – sembra sempre in bilico, ma e’ tenuto in vita da alchimie politiche e sforzarsi di trovarne le ragioni significherebbe nobilitarle…”. Ma, rispetto a questo quadro di incertezza e di vuoto, e’ pronto a mettersi a disposizione in vista di un futuro progetto di governo, si sente in gioco? “Bisognerebbe chiederlo ad altri. E, comunque, certo, mi sento in gioco, come tutti coloro che vogliono fare la propria parte per migliorare questo Paese e questa regione”. Agi
