Renzi apre alla coalizione: “I nostri avversari non sono gli ex dem”

Renzi apre alla coalizione: “I nostri avversari non sono gli ex dem”
L'ex segretario Pd, Matteo Renzi
6 ottobre 2017

Matteo Renzi apre alla coalizione di centrosinistra e prepara il terreno per la campagna elettorale di primavera. Nell’intervento alla direzione nazionale convocata per dare il via libera alla nuova riforma elettorale, il cosiddetto Rosatellum, approvata all’unanimità con il voto sulla sua relazione, il segretario del Pd ha spiegato che “il Rosatellum ha alcuni elementi di forza. Il Rosatellum chiama a una coalizione. Il dato di fatto è che ci debba essere uno strumento che fa del Pd il baricentro per una composizione più ampia del solo Pd”. Renzi premette che “i nostri avversari non sono quelli che sono andati via di qui”. L’obiettivo, spiega, è sconfiggere i populisti che, come mostrano i sondaggi, sono in difficoltà, dalla Meloni, a Salvini, ai 5 stelle: “Oggi il momento è semplice: o il Pd blocca il populismo o il populismo vince solo in Italia”. Perciò l’indicazione del leader dem è fare lavoro di squadra: “Chi alimenta polemiche con i compagni di partito sbaglia. Dobbiamo giocare tutti insieme, chi non gioca con la squadra fa fare gol agli avversari”. Questo non vuol dire “rinunciare al confronto interno – ha assicurato l’ex premier – ma da qui a inserire Tafazzi nel nostro Pantheon ce ne passa. Noi riusciamo a dividerci anche quando vinciamo le elezioni, come successe in Emilia”. E dunque il suo appello è: “in campagna elettorale andiamo con grinta e coraggio, a testa alta. I risultati ottenuti sono il trampolino per il futuro”.

Secondo Renzi il Pd può essere il “baricentro” della coalizione e quella “forza responsabile di governo” che convince gli elettori. Nessun accenno invece alla legge sulla cittadinanza, lo ius soli, ferma in Senato con l’impegno del premier Paolo Gentiloni ad approvarla in autunno: Renzi non ne parla, nonostante aumentino le adesioni allo sciopero della fame lanciato dal senatore Luigi Manconi e raccolto anche dal ministro Graziano Delrio. L’ex premier considera praticamente finita la legislatura: “Finiamo con l’approvazione della manovra e una solida maggioranza”. Per il segretario del Pd, insomma, non sembra esserci spazio per lo ius soli. Plaude alla nuova linea del segretario il leader della minoranza dem Andrea Orlando, che giudica il Rosatellum un suo successo politico: “La reintroduzione del concetto di coalizione – ha detto il Guardasigilli – è fondamentale. Naturalmente non basta la legge elettorale, bisogna lavorare anche sulla legge di bilancio e bisogna avere disponibilità a interloquire sulla legge elettorale stessa. È nell`interesse del centrosinistra e nell`interesse del Paese”. E per Orlando sulla legge elettorale bisogna incalzare e coinvolgere anche gli ex compagni di Mdp a “battere un colpo”.

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