Dopo restauro, riapre a Praga la Cappella degli Italiani

20 giugno 2017

Risorge a Praga la cinquecentesca Cappella dell’Assunzione della Vergine Maria, luogo simbolo della secolare presenza della comunità italiana in Boemia, rimasta chiusa negli ultimi decenni in condizioni di inagibilità. A suggello dell`esito positivo dell`opera di restauro – coi lavori ormai in dirittura di arrivo – è previsto per giovedì l`arrivo a Praga del ministro dei Beni e delle Attività culturali, Dario Franceschini, il quale interverrà alla cerimonia di inaugurazione insieme al ministro ceco della Cultura, Daniel Herman, al sindaco di Praga, la signora Adriana Krnacova, al cardinale Dominik Duka, arcivescovo di Praga, e altre autorità. La Vlasska kaple, Cappella degli Italiani, come in città è comunemente denominata, è un bene di proprietà dello stato italiano. La sua costruzione, in stile manieristico, risale agli ultimi anni del XVI secolo e fu eseguita da Domenico Bossi su progetto di Ottaviana Mascarino. Congiunta al complesso del Klementinum – l`antico collegio dei gesuiti, oggi sede della Biblioteca nazionale – la Cappella si trova a poche decine di metri dal Ponte Carlo, sulla Karlova, una via percorsa ogni giorno da migliaia di persone, soprattutto turisti.

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“Un`opera di restauro che si realizza grazie a una riuscita interazione fra pubblico e privato” ha sottolineato oggi l`ambasciatore d`Italia, Aldo Amati, il diplomatico al quale si riconosce il merito di aver rilanciato con tenacia il progetto di ristrutturazione, riuscendo a trovare le risorse per avviarlo a compimento. Il restauro – che in passato era stato più volte tentato e rimandato – costerà circa un milione di euro. Oltre al ministero degli Esteri italiano, al progetto hanno partecipato il ministero della Cultura ceco e il Comune di Praga. Fondamentale anche i contributi degli sponsor privati, in modo particolare compagnie private italiane che operano in Repubblica ceca come la Siad, le Assicurazioni Generali e la Brembo. I lavori sono stati eseguiti dagli esperti della Ahrcos – azienda italiana specializzata in restauro di edifici storici – i quali sinora sono intervenuti in modo particolare sulla Cupola, assicurandone il consolidamento statico e il restauro degli affreschi. La gestione della Cappella è stata affidata per i prossimi anni alla Chiesa greco-cattolica della Repubblica ceca, in virtù di un contatto di concessione con lo Stato italiano e con la previsione di ambiti di disponibilità a favore della comunità italiana di Praga.

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L`ambasciatore Amati, che oggi ha incontrato i rappresentanti della stampa, ha ricordato che i lavori di restauro della Vlasska kaple si svolgono in concomitanza con il 400esimo anniversario della consacrazione della chiesa barocca di San Carlo Borromeo, altro luogo simbolo della presenza italiana a Praga, che si trova invece sulla riva sinistra della Moldava, nel quartiere di Mala Strana. La chiesa fa parte di un complesso architettonico un tempo Ospedale degli Italiani, oggi sede dell`Istituto Italiano di Cultura di Praga. Presso l`Istituto, come annunciato oggi dal direttore Giovanni Sciola, è prevista giovedì – in occasione di questo 400esimo anniversario e alla presenza del ministro Franceschini – la apertura di una mostra dal titolo “La congregazione italiana di Praga – Una storia secolare”, con preziosi documenti di archivio, per la prima volta esposti al pubblico. Si tratterò quindi di un altro importante appuntamento, a sottolineare la secolare presenza della comunità italiana in Boemia, le cui origini risalgono alla metà del XVI secolo, al tempo di Rodolfo II. Una comunità allora composta da architetti e artisti di corte, ma soprattutto da quella moltitudine di religiosi, commercianti e maestranze edili (muratori, stuccatori, scalpellini) che giunsero a Praga in quel periodo. Fu proprio quella comunità a dar luogo alla storica Congregazione italiana, rimasta attiva dal 1573 fino al 1942.

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