Riciclaggio in Vaticano, richiesta di rinvio a giudizio. Sequestrati 21 milioni. “Ce ne saranno altre”

Riciclaggio in Vaticano, richiesta di rinvio a giudizio. Sequestrati 21 milioni. “Ce ne saranno altre”
3 febbraio 2018

Il promotore di giustizia del Tribunale Vaticano, Gian Piero Milano, ha depositato pochi giorni fa, una richiesta – la prima – di rinvio a giudizio per autoriciclaggio. Lo ha annunciato lui stesso nella requisitoria pronunciata in occasione dell’apertura dell’Anno Giudiziario. Si tratta, ha spiegato, di “un caso assai complesso e delicato, originato da una esposto di una Istituzione vaticana ed un successivo Rapporto dell’A.I.F”. “Posso altresi’ anticipare – ha aggiunto Milano – che a questa prima iniziativa fara’ seguito, in tempi brevi, una seconda richiesta di rinvio a giudizio, sempre per autoriciclaggio”. Secondo il pg, “risultera’ in tal modo avvalorata e statisticamente comprovata l’effettivita’ della lotta al riciclaggio da parte della giurisdizione vaticana’. “Al di la’ di questa ‘nuova frontiera’, preme comunque sottolineare – ha commentato il pg vaticano – che il sistema interno ha una sua efficace deterrenza, comprovata anche dalle concrete misure cautelari patrimoniali adottate nel tempo dall’Ufficio del Promotore”. In merito, il professor Milano ha ricordato che “nel quinquennio 2013-2017 e’ stato disposto il sequestro complessivo di 21 milioni 847 mila euro e 4.milioni 762 mila dollari oltre a somme ingenti in altre valute. Nell’anno 2017, ha comunicato il pg Milano nella sua requisitoria, il Tribunale Vaticano ha ricevuto 6 richieste di rogatoria, 4 delle quali provenienti dall’Italia. A 4 richieste e’ stata data esecuzione, mentre, “per altre due – ha precisato – sono in corso approfondimenti, sussistendo elementi di prevenzione a favore della giurisdizione vaticana”.

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Requisitorie le ha fatte anche il Tribunale Vaticano: “in un delicato caso(quello di un diplomatico vaticano che negli Stati Uniti e in Canada e’ stato denunciato per pedopornografia, ndr) ha inoltrato due richieste di cooperazione, che hanno ottenuto sollecita esecuzione da parte dell’autorita’ rogata”. Nella sua requisitoria, il professor Milano ha ricordato in proposito che “la prima rogatoria attiva, vale a dire in uscita dal Vaticano, si e’ avuta nel luglio 2013 indirizzata alle Autorita’ giudiziarie italiane”. Secondo Milano, “da allora molto cammino e’ stato percorso, nella consapevolezza di tutte le Autorita’ coinvolte che sia necessaria una piu’ stretta collaborazione per il contrasto alla criminalita’ in genere e soprattutto a quella di matrice finanziaria; al riguardo si consolida, ed e’ un dato che si puo’ registrare con compiacimento, un’aperta, sollecita cooperazione con la Magistratura italiana, che ha dato significativi risultati”. Sul versante dell’adeguamento ai parametri internazionali e dunque alle Raccomandazioni Moneyval, il professor Milano ha ricordato “alcune modifiche realizzate nella struttura e nella composizione degli Organi giudiziari”. E l’istituzione, “nell’Ufficio del Promotore di Giustizia, della Sezione per i reati in materia economicofinanziaria; una iniziativa che ha ricevuto formalmente l’apprezzamento di Moneyval, affidata al promotore aggiunto Roberto Zannotti, recentemente confermato nell’Ufficio per il prossimo triennio”.

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