Verso una riforma per restituire poteri ai sindaci

15 maggio 2014

“Una Legge delega per la riforma complessiva del Testo Unico sugli enti locali, all’interno della quale affrontare prioritariamente i temi legati alla sicurezza urbana”. Con questo obiettivo, che dovra’ concretizzarsi nell’immediata istituzione di un gruppo tecnico di lavoro ministero dell’Interno-Anci, si e’ concluso l’incontro al Viminale tra una delegazione di sindaci dell’Anci, guidata dal presidente Piero Fassino, e il ministro dell’Interno Angelino Alfano. “Abbiamo avuto un importante momento di condivisione con il Viminale sul tema della sicurezza urbana- spiega il delegato ANCI Giorgio Pighi- intesa non piu’ come un problema legato meramente alla sicurezza pubblica, ma come necessita’ di salvaguardare un ambito piu’ vasto di questioni, come la pacifica convivenza tra i cittadini, il recupero delle zone degradate, la gestione di eventi pubblici e della cosiddetta movida”.

Da qui la necessita’, spiega il sindaco di Bologna e delegato alle Riforme istituzionali dell’ANCI Virginio Merola, ”di una riforma complessiva che dia ai Comuni la potesta’ di regolamentare temi come l’orario di chiusura degli esercizi commerciali, la movida, l’accattonaggio molesto, il degrado e, piu’ in generale, tutte le situazioni che possano in qualche modo pregiudicare la sicurezza dei cittadini e impedire la convivenza pacifica nelle citta’”. “Abbiamo ribadito – aggiunge il sindaco di Roma Ignazio Marino – le specificita’ e le diverse priorita’ dei Comuni in ordine ai temi di sicurezza urbana”. Da qui l’esigenza di restituire potere regolamentare ai sindaci nonche’, aggiunge Pighi, “di riformare le polizie municipali per dare loro i mezzi adeguati a svolgere in modo piu’ efficiente il proprio ruolo”.

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L’incontro ha inoltre abbracciato una serie di altri temi, a partire da quelli legati alle emergenze di finanza locale per i Comuni: “Abbiamo lanciato un forte allarme – spiega ancora Marino – rispetto all’emendamento presentato in Parlamento che potrebbe rinviare a dicembre il pagamento della Tasi, che vorrebbe dire lasciare i Comuni in crisi di liquidita’ fino alla fine dell’anno”. Ma il rischio e’ alto anche rispetto agli ulteriori tagli previsti nella spending review. In particolare, spiega Merola, “in vista dell’istituzione delle citta’ metropolitane, il taglio di 100 milioni alle Province pregiudica l’intero percorso istitutivo, rischiando di consegnare ai nuovi enti Province gia’ in dissesto finanziario”.

Infine, l’emergenza profughi: “Abbiamo ribadito al governo – spiega il sindaco di Messina Renato Accorinti – la necessita’ di coinvolgere l’intera Unione europea, non solo dal punto di vista finanziario, ma anche dal punto di vista dell’umanita’, allargando il sistema dello Sprar, se necessario, sull’intero territorio comunitario”. “La Sicilia – aggiunge Merola – non puo’ essere lasciata sola in questa situazione, e a questo proposito abbiamo raccolto con favore l’annunciata volonta’ del ministro Alfano di innalzare fino a 139 milioni di euro i nuovi stanziamenti per lo Sprar, soluzione che consentirebbe ai Comuni di affrontare meglio il tema della dignita’ alloggiativa di rifugiati e richiedenti asilo”.

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