Riforme, è lite in casa Pd. Delrio striglia la minoranza. D’Alema: “Sottosegretario stupefacente”

Riforme, è lite in casa Pd. Delrio striglia la minoranza. D’Alema: “Sottosegretario stupefacente”
11 dicembre 2014

Pd sempre più in fibrillazione sulle riforme, con rimpallo di accuse reciproche fra renziani e non renziani per malcelate aspirazioni di elezioni anticipate alla base delle mosse in commissione alla Camera e al Senato su Italicum e riforma della Costituzione. Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, è tornato oggi a ribadire l’impegno del governo a portare a termine la legislatura, sfidando la minoranza del Pd a schierarsi apertamente a favore delle elezioni nel 2015. A dare manforte a Delrio, da Ankara pensa il premier.  “L’Italia è impegnata in un cammino di riforme importante – chiosa Matao Renzi -. Noi stiamo cambiando in 9 mesi la Costituzione, la legge elettorale, il sistema fiscale, la Pubblica amministrazione, il mercato del lavoro, la scuola e l’educazione. Le riforme stanno marciando – ribadisce -. Talvolta ci sono degli incidenti di percorso ieri è accaduto in commissione alla Camera che su un emendamento il governo è stato battuto. Recupereremo in Aula perché non è possibile avere soluzioni pasticciate e perché questo era un segnale politico, così alcuni deputati hanno definito quel voto. Di segnali politici il Pd parlerà durante l’assemblea di sabato – puntella Renzi-. La riforma andrà in aula a gennaio e e rispetterà i termini previsti”.

“È stupefacente – ha messo nero su bianco l’ex premier Massimo D’Alema – che una persona ragionevole come il sottosegretario Delrio, nel giorno in cui escono i dati della produzione industriale con l`ennesimo segno meno a conferma della gravità della crisi del nostro paese, non trovi di meglio che minacciare i parlamentari. Delrio dovrebbe sapere che le riforme costituzionali sono materia squisitamente parlamentare e che i deputati e i senatori hanno il diritto e il dovere di cercare di migliorare testi che restano contraddittori e mal congegnati malgrado il notevole impegno della relatrice”.

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“Il Parlamento – ha fatto eco a D’Alema l’ex ministro per le Riforme Vannino Chiti – ha il dovere di approvare una buona legge elettorale, che restituisca ai cittadini italiani la possibilità di scegliere i parlamentari e di determinare le maggioranze di governo. La legge elettorale ha questo scopo: non ha certo il compito di condizionare lo svolgimento delle elezioni politiche in una data o in un’altra. E’ anche un impegno serio, indispensabile all’Italia, quello di approvare una riforma costituzionale seria e coerente, che superi il bicameralismo paritario, rinnovi e rafforzi la nostra vita democratica. E’ strano che il sottosegretario Delrio chieda alla minoranza del Pd se voglia le elezioni anticipate. A parte il fatto che non è nel potere delle minoranze questa scelta, faccio notare che fino ad ora sono stati esponenti che si dichiarano di assoluta fede renziana ad invocare il voto”.

 

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