Riondino: io, “promosso” alla Mostra di Venezia, poi un musical

29 agosto 2018

Il grande pubblico lo ha conosciuto e amato per i suoi ruoli televisivi ne “Il giovane Montalbano” e “La mossa del cavallo”, tratti dai libri di Camilleri, ma Michele Riondino ha lavorato al cinema con registi come Martone, Bellocchio, i fratelli Taviani. Quest’anno è lui il “padrino” della Mostra di Venezia: l’attore pugliese farà gli onori di casa nella cerimonia di apertura e di chiusura.

“Io ho cominciato come allievo a venire alla Mostra come spettatore, facendo carte false per riuscire ad avere gli accrediti per vedere i film, e poi ho finito la scuola, sono diventato un attore e ho portato i miei film. Ho avuto questa fortuna. Adesso essere qui in questa veste è una forma di promozione, mi sento di viverla così. Sento di poter rappresentare la Mostra di Venezia, perché la Mostra mi ha fatto crescere artisticamente”. Come spettatore Riondino aspetta di vedere i film dei grandi autori presenti alla Mostra.

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“I fratelli Coen, Cuaron, Guadagnino, Martone… Sono però certo che, come tutte le edizioni della Mostra, alla fine i film che più ti restano addosso sono poi quei film che poi difficilmente vedi in sala”. Dopo Venezia lo attende un set speciale, quello del musical “Un’avventura” di Marco Danieli, con Laura Chiatti. “Sicuramente un Riondino che canterà, ballerà, almeno ci proverà. Ecco, cercherò di fingere bene, vi saprò prendere in giro molto bene”.

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