Rivedere accordo Regione-Federfarma

18 aprile 2014

“L’accordo di fine anno 2013 tra la Regione Sicilia e la Federfarma che ha avviato la ‘distribuzione per conto’ (DPC), da parte delle farmacie aperte al pubblico, dei farmaci inclusi dall’Aifa nel prontuario ospedale-territorio, sta provocando qualche disagio agli utenti e alle farmacie. Disagi che possono essere superati apportando dei correttivi all’intesa. Per questi motivi ho posto la questione al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, affinché faccia da tramite con la Regione per superare queste difficoltà. I farmaci in questione riguardano i malati cronici, i malati oncologici ed altri pazienti che necessitano di particolari medicine che vengono prescritte tramite piano terapeutico dallo specialista”. E’ quanto dichiara il deputato del Ncd, Nino Minardo.

“In particolare – sottolinea – in previsione del tavolo tecnico che si terrà nelle prossime settimane dove si confronteranno la Regione, Federfarma e Farmacisti ospedalieri per un primo bilancio riguardante la nuova disposizione, ho chiesto a Lorenzin un suo intervento alla Regione. L’obiettivo è quello di verificare se è possibile attuare iniziative per abolire il ticket sulla distribuzione DPC e nel contempo prevedere la dotazione per le farmacie sovvenzionate di un piccolo quantitativo di farmaci cosicché l’utente non è costretto a tornare due volte in farmacia per lo stesso motivo”.

“Ho anche chiesto al ministro della Salute in sede di revisione dell’elenco dei farmaci Aifa – prosegue Minardo – di liberare alcuni medicinali, magari quelli meno costosi, in modo che non siano soggetti ai diversi balzelli burocratici, cosicché sia più semplice l’accesso al farmaco da parte dell’utente perché già in dotazione alle farmacie. Particolare rilevanza va data ad un farmaco salvavita per i pazienti in terapia post-infartuale e con gravi problemi cardiocircolatori, oggi a basso prezzo di rimborso e senza obbligo di piano terapeutico, che andrebbe riaffidato alla distribuzione diretta delle farmacieper garantire – conclude il deputato del Ncd -una somministrazione d’urgenza ai pazienti, anche di notte, senza attese”.

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