I robot di trading al tempo delle criptovalute

19 ottobre 2018

La storia dei robot di trading è lunga quasi quanto quella del settore fintech, tecnofinanza in italiano, che negli ultimi dieci anni si è andato affermando come porta di accesso ai mercati finanziari. In breve è stato chiaro che i siti di trading online offrono l’opportunità di investire e disinvestire 24 ore su 24. Essendo connessi con le principali Borse mondiali, le società di trading online catapultano virtualmente l’investitore in qualsiasi città dove c’è una Borsa aperta. L’unico problema è il tempo da dedicare al sonno, chi deve seguire i mercati mondiali ne sta risentendo.

Come fare trading 24 ore al giorno e trovare anche il tempo per dormire? A risolvere il problema ci hanno pensato i programmatori sviluppando opzioni, che definiremmo primitive tuttavia ancora oggi validissime, con le quali il trader imposta ordini di apertura e di chiusura automatici al verificarsi di determinate condizioni. La novità tecnologica ha risolto parzialmente le esigenze di riposo dei trader, e i programmatori si sono rimessi al lavoro per sviluppare strumenti più sofisticati. Nascono le prime versioni dei robot di trading, algoritmi capaci di interpretare strategie di trading programmate applicandole ai mercati per cui sono state sviluppate.

Fonte: pixabay.com

Le piattaforme di trading algoritmiche

Le piattaforme di trading algoritmiche, i robot di trading, sono diventati ben presto una leggenda confusa. Alcuni ne riconoscono addirittura i poteri magici e di preveggenza in merito agli andamenti futuri dei prezzi di materie prime, valute, obbligazioni e azioni. La ricerca in campo informatico progredisce velocemente e l’applicazione dell’intelligenza artificiale e del machine learning fanno sognare gli investitor. Un giorno sarà davvero possibile predire l’andamento dei mercati? Forse la preveggenza non sarà possibile, ma fare previsioni più accurate sì.

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I robot di trading al tempo delle criptovalute

Nel 2009 “appaiono sulla terra”, o meglio sul web, le criptovalute. Inizialmente la loro natura è offuscata da molta nebbia, ma gli illuminati diradano la foschia e la fintech non può più fare a meno delle valute digitali. Nasce il mercato delle criptovalute, slegato dalle Borse e sempre attivo. I trader pionieri approfittano del mercato senza regole per riempire il forziere personale, trasformandosi in moderni zio Paperone.

I robot di trading irrompono nel settore delle criptovalute favoriti dalla maggiore apertura degli exchange, i quali accordano ad applicazioni esterne il permesso di collegarsi da remoto ai mercati. Nascono robot di trading di criptovalute come Bitcoin Code, ai quali investitori sprovvisti di competenze di programmazione si affidano per costruire il proprio forziere.

Attenzione alle truffe

Internet è da molti associato al Far West, un luogo di pionieri che si spingono oltre i confini per scoprire l’ignoto, spesso senza regole. In una terra dove la legge è difficile da applicare, i truffatori hanno campo libero, così si può far credere alla gente che Bill Gates abbia investito 158 milioni di dollari in un robot di trading, o che lo abbia fatto il fondatore di Tesla, Elon Musk. Storie inventate e dalle quali è bene stare lontani, per non incappare in moderni ciarlatani.

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