Ruby ter, Barbara D’Urso e Sgarbi testi inutili

Ruby ter, Barbara D’Urso e Sgarbi testi inutili
Barbara D'Urso
8 luglio 2019

Alcune testimonianze chieste dalla difesa di Silvio Berlusconi, tra cui quelle di Barbara D’Urso e Vittorio Sgarbi, sono “inutili”. Lo ha sostenuto in aula il pm Luca Gaglio che rappresenta l’accusa assieme al procuratore aggiunto Tiziana Siciliano nel processo ‘Ruby ter’, il terzo capitolo della saga giudiziaria nata dalle dichiarazioni della ragazza marocchina nel 2010, che vede imputato l’ex premier per corruzione in atti giudiziari. “Nella lista dei testimoni presentata dalla difesa Berlusconi – ha detto Gaglio – non vengono chiarite le circostanze per cui devono essere sentite le persone indicate che si evince abbiano frequentato Villa San Martino. Nel meccanismo della frequentazione non c’erano solo queste ragazze ma anche ospiti internazionali, tra cui politici, che partecipavano a eventi istituzionali. Sono indicate testimonianze del tutto impertinenti come quella di Barbara D’Urso”.

La conduttrice televisiva e’ stata sentita nell’ottobre 2012 nel corso del primo processo Ruby, quello concluso con l’assoluzione di Berlusconi dalle ipotesi di reato di concussione e prostituzione minorile. In quell’occasione, D’Urso, secondo il pm, “ha reso una testimonianza imbarazzante perche’ non aveva mai visto le ragazze”. A chiamarla in causa era stata la stessa Ruby che aveva raccontato agli inquirenti di averla vista ad Arcore ma i riscontri investigativi, oltre che la stessa D’Urso, avevano escluso che la conduttrice avesse effettivamente partecipato alla serate. Quanto a Sgarbi, e’ stato l’avvocato Federico Cecconi, difensore di Berlusconi, a chiedere nella scorsa udienza ai giudici della settima sezione penale di convocarlo in aula in relazione alle “plurime interviste” da lui concesse a proposito delle serate ad Arcore per confutare le dichiarazioni di due testimoni dell’accusa, Chiara Danese e Ambra Battilana.

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Sgarbi ha sempre sostenuto l’innocenza di Berlusconi definendo il ‘bunga – bunga’ “tutta fantasia” a differenze delle due ex parti civili che hanno delineato un contesto di prostituzione di cui l’ex premier sarebbe stato consapevole e artefice. Il pm Gaglio ha sostenuto oggi che “non si capisce perche’ viene richiesta l’intervista a Sgarbi senza che la difesa abbia indicato a quali interviste si riferisce e al loro contenuto”. In tutto sono un’ottantina i testimoni chiesti dalla difesa del leader di Forza Italia, imputato assieme ad altre 28 persone. Secondo la Procura, Berlusconi avrebbe versato dieci milioni di euro, di cui sette solo a Ruby, per ‘comprare’ il silenzio degli ospiti a Villa San Martino, tra cui le ‘olgettine’. Si torna in aula il 15 luglio quando i giudici, presieduti da Marco Tremolada, scioglieranno la riserva sulle richieste di prove formulate dalle parti.

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