Russia, tribunale ordina di bloccare la app Telegram. Annunciato già ricorso

13 aprile 2018

Il tribunale distrettuale di Tagansky, a Mosca, ha deciso di bloccare l’app di messaggistica Telegram. I giudici hanno accolto la richiesta da parte dell’organismo russo di controllo sui media contro l’applicazione per il rifiuto da parte dei creatori di Telegram di condividere col governo le informazioni sugli utenti. L’applicazione di messaggistica resterà bloccata in Russia fino a quando non fornirà i codici di criptaggio, ha reso noto il tribunale russo. Tra le motivazioni in aula delle autorità che ne hanno chiesto il blocco, il fatto che l’app sia molto popolare tra i terroristi che pianificano attentati. I legali che difendono Telegram hanno già annunciato che faranno ricorso. Nel settembre 2017 i servizi di sicurezza russi, FSB, chiesero i codici, ha raccontato il creatore di Telegram, il russo Pavel Durov, aprendo un contenzioso formale in cui la richiesta venne bocciata. Durov scrisse che la richiesta dell’intelligence russa “era tecnicamente impossibile da soddisfare” e violava i diritti dei cittadini sanciti nella Costituzione russa sulla privacy della corrispondenza. Telegram conta 200 milioni di utenti in tutto il mondo. Per Amnesty International la sentenza costituisce l’ennesimo “assalto alla libertà d’espressione online nel Paese”.

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