Si stringe la morsa su Trump. Cohen: presidente sapeva incontro con russi

27 luglio 2018

Donald Trump sapeva in anticipo dell’incontro alla Trump Tower di New York nel giugno 2016 nel corso del quale i russi avrebbero dovuto offrire alla sua campagna presidenziale materiale compromettente su Hillary Clinton. All’incontro era presente il figlio maggiore Donald Trump Junior.

Lo riportano i media americani spiegando che a rivelarlo sarebbe stato l’ex avvocato personale del presidente Michael Cohen, pronto a testimoniare su questo davanti al procuratore speciale che indaga sul Russiagate, Robert Mueller. Le rivelazioni sono in contraddizione con quanto sempre sostenuto da Trump di non aver mai saputo niente dell’incontro. Cohen ha affermato di essere stato presente al meeting con i russi sulla Fifth Avenue insieme ad altre persone dello staff del presidente e che Trump era stato informato dell’offerta dei russi dal figlio.

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“Non sapevo dell’incontro di mio mio figlio, Don Jr. Mi sembra che qualcuno stia cercando di inventare storie” afferma Trump – riferendosi alle indiscrezioni riportate dai media. L’incontro ebbe luogo nel giugno 2016 alla Trump Tower alla presenza del genero di Trump, Jared Kishner e del figlio Donald Jr., insieme a Paul Manafort, che incontrarono l’avvocata russa Natalia Veselnitskaya.

Ad organizzarlo era stato il produttore musicale, Rob Goldstone, che aveva sostenuto con Donald Jr. di avere “documenti ufficiali e informazioni che avrebbero incriminato Hillary e i suoi rapporti con la Russia e sarebbero stati molto utili al padre”. Secondo la Cnn e la Nbc, Cohen ha affermato che era presente quando Donald Jr. disse all’allora candidato repubblicano dell’offerta dei russi di incontrarsi e ricevette il via libera.

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Tuttavia, la stampa americana ha riferito che l’ex legale di Trump non ha prove a sostegno di quello che dice, registrazioni o altro. Proprie le registrazioni sono il potenziale punto debole del presidente: giorni fa l’avvocato di Cohen ha dato alla Cnn un audio nel quale si sentono Cohen e Trump parlare di come mettere a tacere l’ex modella di Playboy, Karen McDougal, che sosteneva di aver avuto una relazione con l’allora magnate newyorkese nel 2006, quando era gia’ sposato con Melania. I due discutevano di comprare i diritti della storia, venduti dalla donna al National Enquirer: lo staff di Trump ha sempre negato di essere a conoscenza dell’accordo tra l’ex modella e l’azienda mediatica.

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