Ryanair vuole Alitalia: “Ma basta scioperi e persone nullafacenti”

Ryanair vuole Alitalia: “Ma basta scioperi e persone nullafacenti”
6 settembre 2017

Alitalia avra’ un “futuro luminoso” solo se sara’ “appetibile e in crescita”, ma “le persone in Alitalia dovranno cambiare modo di lavorare nel futuro. Non tollereremmo scioperi frequenti o persone nullafacenti”. Michael O’Leary (foto), ad di Ryanair, sceglie Bologna e Napoli per confermare l’interesse della compagnia irlandese low cost per Alitalia. “Abbiamo inviato la manifestazione di interesse e parteciperemo alla proposta vincolante per il lungo raggio”, annuncia a Bologna. “La nostra offerta e’ quella che garantisce un futuro luminoso ad Alitalia, ma saranno necessarie riforme significative nella Compagnia – aggiunge sia a Bologna che a Napoli – ci saranno perdite di lavoro indipendentemente da chi compra Alitalia, ci saranno riforme delle inefficenze e nuove relazioni con gli aeroporti”. Ryanair offre “crescita e speranza per il futuro”, ribadisce nel capoluogo partenopeo, dove in due anni, con 19 rotte, ha conquistato 2 milioni di passeggeri. Mentre tutte le altre Compagnie interessate ad acquisire Alitalia, come Air France o Lufthansa, possibili concorrenti di O’Leary dal prossimo 2 ottobre nell’acquisizione, “non vogliono che cresca come compagnia italiana forte, la vogliono solo usare come vettore di passeggeri per Francoforte o Parigi – spiega – Ryanair invece vuole farla diventare grande, aumentare i voli a lungo raggio verso Nordamerica, Africa, Cina, India. Saremmo le persone giuste. Ryanair resterebbe low cost e Alitalia dovrebbe avere lungo raggio, aumentando le rotte e diventando piu’ grande”.

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L’ad ripete piu’ volte che l’offerta di Rynair “e’ seria ed eccitante”, che “garantisce un futuro luminoso ad Alitalia”, che invece ora ha davanti a se’ solo un “futuro veramente buio”. “Con noi, assunzioni e una crescita della Compagnia”, ribadisce con i giornalisti. “Il processo e’ in corso – aggiunge – dobbiamo aspettare ottobre. Noi vogliamo usare Alitalia per il trasporto a lungo raggio. Ci sarebbero cambiamenti di personale e nuove assunzioni, ma poi tutti dovremmo rimboccarci le maniche. Le persone in Alitalia dovranno cambiare modo di lavorare. Se vogliono lavorare per Alitalia con Ryanair, devono lavorare duro. Ma avranno sicurezza di lavoro, promozioni, nuovi aerei e nuove rotte”. Insomma, “saranno necessarie riforme significative” nella Compagnia e nelle “inefficienze”, ma anche nuove relazioni con gli aeroporti. E, avvisa O’Leary, le “perdite di lavoro” ci saranno “indipendentemente da chi compra Alitalia”. Quanto ad altre possibili offerte, “leggiamo di Lufthansa, Air France, Easyjet e cinesi dalla stampa – dice O’Leary – ma in Italia c’e’ un processo trasparente per Alitalia a differenza di quanto accade in Germania per Air Berlin dove c’e’ una ‘spinta’ per dare a Lufthansa…”. E se negli anni il management di Alitalia si e’ focalizzato sulla tratta Milano-Roma, per lui “ci sono tante altre rotte dove Alitalia puo’ crescere senza entrare in conflitto con Ryanair”, anche perche’ non sarebbe una Compagnia low cost e si occuperebbe di tratte a lungo raggio, magari valorizzando altri scali appetibili come Napoli. Il successo dell’operazione di acquisto “non e’ garantito”, prosegue O’Leary, ma “non importa chi acquisira’ Alitalia, l’importante e’ che venga ristrutturata”. Ryanair, per ora, dopo essere diventata a luglio la prima compagnia europea con un miliardo di clienti trasportati, amplia l’offerta in due scali italiani, portando nell’estate 2018 4 nuove tratte a Bologna e 9 a Napoli e conta di arrivare a quota 37 milioni di passeggeri negli aeroporti italiani l’anno prossimo.

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