Salva la speleologa ferita nella grotta. Il racconto dei soccorsi

17 dicembre 2018

È stata tratta in salvo ed è in buone condizioni di salute la speleologa di 42 anni, originaria di Brollo (Me), caduta, ferendosi a una gamba, all’interno dell’Abisso del Vento, una profonda grotta a Isnello (Palermo), nel Parco delle Madonie.

I soccorritori del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico (Cnsas), allertati da due componenti del gruppo con cui la donna stava effettuando un’escursione, hanno lavorato una notte intera, tra pozzi e strettoie, per portarla fuori. Il vice-delegato della X zona Speleologica del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico, Giuseppe Conti: “Abbiamo inviato il nostro medico nella grotta e la squadra di prima intervento con i presidi sanitari, poi abbiamo stabilito un contatto telefonico e un secondo medico ha potuto avere un quadro completo. Il ferito è stato stabilizzato con farmaci e antidolorifici”.

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Un’operazione lunga e complicata in una grotta di circa due chilometri e una profondità di 220 metri, con molta umidità. “Il tratto interessato dal recupero ha circa sei pozzi, il più lungo di 35 metri e con alcune strettoie”. L’intervento si è concluso dopo circa 12 ore. La donna si trovava a circa 100 metri di profondità, è stata subito portata all’ospedale di Palermo per le cure e una sospetta frattura a una gamba.

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