“Noi con Salvini”, E anche con Alfano

14 febbraio 2017

Lo spettro degli alfaniani non intende mollare Matteo Salvini. Anzi, stando agli ultimi scenari, rischia di prendere corpo e materializzarsi alla faccia della politica dei non riciclati. I primi segnali ci sono tutti. E si riferiscono a due nomine di ‘peso’ in ‘Noi con Salvini’ in Sicilia. Nomine che da oltre tre mesi hanno scatenato la base del movimento leghista attraverso attacchi e polemiche sui social. A innescare la prima miccia, l’incarico affidato a Alessandro Pagano, di coordinatore di ‘Noi con Salvini’ nella Sicilia occidentale. Pagano, attualmente deputato nazionale che da qualche mese è passato da Ncd alla Lega Nord, è un forzista della prima ora. Ovvero da quando è arrivata la prima bandiera tricolore di Forza Italia nell’Isola di Pirandello. Il politico nisseno conta oltre 20 anni di attività parlamentare alle spalle, tutti sotto l’insegna berlusconiana. Tranne gli ultimi anni, ovvero, da quando Angelino Alfano ha abbandonato il Cavaliere, fondando Ncd e partandosi con sé, tra gli altri, lo stesso Pagano.

PAGANO IN LEGA L’ex alfaniano ha già scardinato quel poco che Angelo Attaguille, segretario nazionale e coordinatore in Sicilia di ‘Noi con Salvini’, ha costruito in questi due anni di attività del movimento. Un’attività segnata per oltre un anno e mezzo da un immobilismo assoluto, e che s’è appena sei mesi fa svegliata sia per la frammentazione del centrodestra, ma soprattutto per avviare la macchina in virtù delle prossime elezioni amministrative, regionali e politiche. Come dire, un contenitore politico da ben curare dato l’aria che tira. Quello che, in estrema sintesi, sta facendo Pagano. “Noi con Salvini si sta evolvendo in senso nazionale, diventando anche Lega dei Popoli”, sostiene Pagano, sottolineando che “la Lega ha dimostrato di non essere solo un partito di protesta, visto che i migliori sindaci italiani sono proprio del nostro movimento”. In altre parole, “Salvini riesce a parlare a tutti coloro che hanno chiaro il concetto di identità e di popolo, come me”. Ad aprire le porte della Lega Nord a Pagano, è stato Giancarlo Giorgetti. Il deputato leghista ha presentato l’ex alfaniano a Salvini il quale gli ha dato il benvenuto. E così, il politico nisseno, tornato in Sicilia ha cominciato a lavorare, falciando anche chi, fino a ieri, aveva dato qualcosa al movimento, mettendoci anche la faccia come l’ex candidato a sindaco di Gela nel 2015 Antonio Giudice.

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ARRIVA CAPUTO O come Francesco Vozza, responsabile di ‘Noi con Salvini’ a Palermo, già liquidato dalla scena politica da Pagano, grazie alla nomina di un commissario straordinario ed unico per i comuni della provincia di Palermo che si apprestano alle elezioni amministrative della prossima primavera. Bel colpo! Chi è il prescelto? Salvino Caputo, decenni di politica alle spalle, ex An, ex Pdl, ex alfaniano. Pagano: “Tutto il movimento si stringerà attorno a Caputo con grande impegno, al fine di portare avanti il nostro progetto insieme a Matteo Salvini in tutto il territorio siciliano. A Francesco Vozza il ringraziamento per l’opera fin qui prestata”. E così allo storico esponente di ‘Noi con Salvini’ subentra un ex alfaniano. Una delle proposte della nuova dirigenza è partecipare alle comunali di Palermo non con una lista ‘Noi con Salvini’, ma con liste civiche. Una mossa che porta a qualcuno a parlare di ‘Cavallo di Troia’. Va ricordato che Caputo nel 2013 fu costretto a fare le valigie dal parlamento siciliano dopo che nei suoi confronti divenne definitiva una condanna ad un anno e cinque mesi per tentato abuso d’ufficio: cercò di fare annullare alcune multe quando era sindaco di Monreale. Caputo fu il primo, in Italia, a dover lasciare il proprio scranno in conseguenza della legge Severino. Sul fronte orientale, c’è l’ultrasettantenne Attaguile che tenta di salvare il salvabile. Ma la preoccupazione che regna all’interno di ‘Noi con Salvini’ in Sicilia è che Pagano ha già lanciato l’Opa sul vertice del movimento leghista in Sicilia. Salvini sa tutto questo?

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