Salvini-Boldrini, faccia a faccia ruvido in tv

Salvini-Boldrini, faccia a faccia ruvido in tv
Matteo Salvini e Laura Boldrini
13 febbraio 2018

Il fotografo che esclama in romanesco “e mo’ chi votamo?”, sorpreso dalla cordialita’ della stretta di mano tra Matteo Salvini e Laura Boldrini prima del faccia a faccia negli studi de La7 per “Otto e mezzo”, lasciava presagire toni inaspettatamente pacati per il primo vero duello televisivo degno di questo nome della campagna elettorale. Ma le foto di rito e le formule di cortesia hanno tratto in inganno i presenti per un lasso brevissimo di tempo, perche’, non appena le spie delle telecamere hanno cominciato a illuminarsi, il confronto tra quelli che in questo momento possono essere considerati gli estremi di cio’ che una volta si sarebbe chiamato “arco costituzionale”, si e’ trasformato in quello che tutti si aspettavano. E cioe’ uno scambio di colpi bassi e coup de theatre ben studiati, con al centro sostanzialmente un solo tema – quello dell’immigrazione – e un tempo residuale utilizzato per parlare degli altri temi e delle proposte dei partiti rappresentati per il governo del Paese. Al ‘pronti via’ e’ il leader leghista ad alzare i toni sull’emergenza immigrazione o presunta tale, ribadendo le accuse di incapacita’ e di razzismo per la Boldrini perche’ “favorisce i clandestini”. Attacchi che la presidente della Camera aveva ovviamente messo in conto e ai quali aveva preparato una serie di contromisure dialettiche apparse efficaci, come quando ha ringraziato Salvini di avere “sollevato l’affetto” nei suoi confronti con l’odio instillato dalle campagne personali contro di lei da parte del Carroccio e lo ha accusato di aver costruito una brillante carriera politica strumentalizzando l’immigrazione.

Leggi anche:
Onu, Usa hanno votato contro l'ammissione della Palestina

Scintille vere e proprie sulla vicenda di Macerata, per la quale e’ stata Boldrini ad attaccare, accusando Salvini di essere “un cattivo maestro” per non avere adeguatamente controllato lo sparatore ex-leghista Luca Traini. Salvini ribatte energicamente di “non essere uno psichiatra”. Corposo anche il capitolo dei coup de theatre, con la presidente della Camera che ha sfornato due hashtag mentre il suo avversario parlava. Il primo, mentre Salvini insisteva sull’espulsione dei clandestini, recava la scritta “parole, parole, parole”, mentre il secondo riguardava l’episodio in cui il segretario leghista la aveva paragonata a una bambola gonfiabile, per il quale quest’ultimo si e’ “cosparso il capo di cenere” in ossequio all’inizio della Quaresima. Anche Salvini, pero’, aveva preparato un piccolo colpo a effetto, utilizzato quando la sua interlocutrice lo ha accusato di avere un’ossessione per gli immigrati: una busta arancione dell’Inps, intestata a una “trapiantata cieca e che l’Inps vorrebbe mandare in pensione nel 2047”, per ribadire l’intenzione di cancellare la legge Fornero. Breve ma intensa, la polemica sui temi piu’ strettamente politici, con Salvini che ha rimproverato alla Boldrini il fatto di non essersi dimessa da presidente della Camera, ricoprendo ora un ruolo politico, e quest’ultima che ha rintuzzato energicamente i tentativi del segretario leghista di assimilarla al centrosinistra di governo: “A lei manca l’abc, non ha i rudimenti per capire che non sto al governo”, ha controbattuto Boldrini, che non ha lesinato un passaggio polemico contro Matteo Renzi “in confusione totale” per il richiamo al voto utile.

Leggi anche:
Fine vita, Governo ricorre a Tar contro delibere Emilia Romagna

Il finale e’ all’insegna del sarcasmo, con Salvini che augura alla Bodrini di “raccogliere quello che ha seminato” in termini elettorali, e Boldrini che torna sull’ossessione del suo interlocutore per i migranti. All’uscita, entrambi i contendenti si fermano a scambiare le proprie impressioni coi cronisti, quasi si trattasse di un dopopartita calcistico o di un “terzo tempo”: la tensione e’ alle spalle, ma la vis polemica evidentemente no, visto che la presidente della Camera, visibilmente soddisfatta per l’esito del confronto, paragona Salvini ai peggiori interlocutori coi quali ha dialogato nella sua esperienza nell’Unhcr, mentre quest’ultimo e’ sembrato voler giustificare una certa sua inibizione con l’inizio della Quaresima e quindi della “Penitenza”, salvo poi ripartire alla carica davanti all’ingresso degli studi, lamentandosi di “essere stato trattato come un delinquente” e accusando la sua avversaria di essere “scappata” dalle Marche candidandosi a Milano. Un colpo di coda del segretario leghista, che ha tenuto poi a far sapere ai cronisti di stare per recarsi dalla sua fidanzata a fare zapping tra l’Isola dei famosi e Juventus-Tottenham.

Leggi anche:
Incarico di vertice Ue, Draghi scalda l'atmosfera

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti