Salvini: “In carcere una persona perbene, cercheremo di farla uscire”. Associazione nazionale magistrati: “Ci delegittima”

Salvini: “In carcere una persona perbene, cercheremo di farla uscire”. Associazione nazionale magistrati: “Ci delegittima”
23 febbraio 2019

Scontro aperto tra l’associazione Nazionale magistrati e il Ministro dell’Interno Matteo Salvini sulla visita che il titolare del Viminale ha fatto oggi in carcere a un imprenditore condannato in via definitiva per tentato omicidio nei confronti di un rapinatore. Il sindacato delle toghe accusa il ministro di violare le prerogative della magistratura e delegittimare i giudici. Tutto inizia nel pomeriggio quando Salvini si reca nel carcere di Piacenza per esprimere la sua solidarieta’ ad Angelo Peveri un imprenditore condannato in via definitiva per aver cercato di uccidere insieme ad un dipendente un rumeno che con altri complici aveva cercato di rubare del gasolio da un escavatore della sua ditta, piu’ volte depredata dai ladri.

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“Ho trovato una persona per bene. La sensazione che qualcosa non e’ giusto e non funzioni. Che sia in galera un imprenditore che si e’ difeso dopo cento furti e rapine e sia fuori un rapinatore in attesa di un risarcimento dei danni significa che bisogna cambiare presto e bene le leggi. Cercheremo di fare di tutto perche’ stia in galera il meno possibile” ha detto Salvini lasciando il carcere parlando ai giornalisti che lo aspettano all’esterno. Parole che spingono l’Anm a reagire, attaccando il ministro. “Le decisioni in merito alle modalita’ e alla durata di una pena detentiva spettano non al Ministro dell’Interno, che oggi ha fatto visita a un detenuto condannato con sentenza passata in giudicato, ma solo alla magistratura, che emette le sentenze in modo rigoroso e applicando le leggi dello Stato”, replica l’ Anm. Ad avviso del ‘sindacato’ delle toghe, “ogni tentativo di stravolgere le regole “viola le prerogative della magistratura e delegittima il sistema giudiziario ed e’ contrario allo Stato di diritto e ai principi costituzionali, al cui rispetto dovrebbero concorrere tutti, specialmente chi ricopre importanti incarichi di Governo”.

CHI E’ PEVERI

Si chiama Angelo Peveri ed e’ stato condannato per aver sparato a un ladro, l’uomo che oggi pomeriggio il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, e’ andato a trovare nel carcere di Piacenza. La visita del ministro nella casa circondariale e’ durata circa un’ora, Salvini era con alcuni esponenti emiliani della Lega, con il direttore del carcere, il prefetto e il questore di Piacenza e ha incontrato anche i familiari di Peveri. Pochi giorni fa la Cassazione ha confermato la condanna a piu’ di 4 anni per tentato omicidio dell’imprenditore e del suo dipendente Gheorge Botezatu dopo che, nell’ottobre del 2011, Peveri sparo’ a dei romeni che erano entrati nel cantiere della sua azienda a Borgonovo, nel piacentino. L’imprenditore colpi’ con il suo fucile a pompa Dorel Jucan, attualmente facchino impiegato nella logistica piacentina e ai tempi dei fatti disoccupato e incensurato, ma sorpreso da Peveri mentre cercava di rubare del gasolio da un escavatore nel greto del torrente Tidone. Non era la prima volta che l’azienda di Peveri subiva un furto e i ladri, alla fine, patteggiarono una condanna a 10 mesi. Sulla testa di Peveri pende anche una richiesta di risarcimento danni da parte dei ladri.

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