Salvini chiude a Berlusconi e chiama i delusi di FI

Salvini chiude a Berlusconi e chiama i delusi di FI
27 febbraio 2015

di Giuseppe Novelli

“Io e Berlusconi siamo diversi. A Bruxelles sediamo su banchi diversi, vediamo diversamente la questione Euro…” Salvini frena sul possibile accordo in vista delle Regionali, ma una porta resta aperta. Tutto pronto per le elezioni, eppure le allenaze nel centrodestra sono ancora da definire. La Lega Nord tra strategia nazionalista (lo sbarco a Roma e l’ipotesi di costruire una Lega del Sud) e le frizioni interne (lo scontro Salvini-Tosi) cerca di portare a casa il massimo risultato possibile. E’ in questo contesto che entra in gioco Silvio Berlusconi. Forza Italia si mostra debole a causa dei contrasti tra berlusconiani e fittiani, ma l’ex Cav non cede di un millimetro al segretario federale leghista che, forte degli ultimi sondaggi (intorno al 16%. Forza Italia è ferma al 12%), tira dritto alternando luci e ombre, strappi e comunicati in cui si dice pronto a marciare con gli azzurri.

LE ALLEANZE Salvini replica a chi gli chiede di commentare l’ultimatum che gli avrebbe lanciato Berlusconi (“O fai l’alleanza in Veneto o faccio saltare la Lombardia”, ndr). Intervenendo a Radio Padania, il segretario ribadisce che non ha alcuna intenzione di allearsi con Ncd che sta al governo con Renzi. Nulla di nuovo, le posizioni leghiste non si ammorbidiscono. “Berlusconi decida se preferisce Alfano o se preferisce costruire un progetto con la Lega: io non costringo nessuno contro voglia”, aggiunge. “Come possiamo – chiede rispondendo ai cronisti in piazza del Campidoglio – allearci con chi ha affamato le Regioni e lascia che i clandestini invadano il Paese? Noi non saremo mai con Ncd, poi Berlusconi farà le sue scelte”.
LA MANIFESTAZIONE “Piazza del Popolo sarà piena di gente sorridente, incazzata sì, ma tranquilla e sorridente”. Salvini si dice ottimista in merito alla manifestazione di domani contro il premier Renzi, auspicando possa svolgersi senza incidenti. “Io adoro la libertà di pensiero e di parola, ma non capisco cosa c’entrino i partigiani d’Italia che hanno protestato contro la nostra manifestazione – dice -. Spero che gli anti per professione facciano gli anti in un’altra piazza divertente simpatica poetica senza violenza”. “Un’idea si controbatte con un’altra idea, non con la minaccia, la spranga, la pietra il volto coperto, l’uovo o il mattone. C’è un brutto clima e non è possibile che ovunque io vada a fare comizi o a tenere incontri pubblici ci siano gruppetti che minacciano e insultano, rompono le palle e ci debbano essere 150 poliziotti. Non è normale -conclude – e spero che questo clima duri ancora poco e che certa gente venga messa in galera”.

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