Salvini lancia asse italo-tedesco: insieme cambieremo le regole Ue sui migranti

Salvini lancia asse italo-tedesco: insieme cambieremo le regole Ue sui migranti
Horst Seehofer, il ministro degli Interni federale e la cancelliera, Angela Merkel
12 luglio 2018

“Meno sbarchi, meno morti, meno migranti in Germania e in Italia”. Matteo Salvini racconta così il bilaterale con il collega tedesco Horst Seehofer alla vigilia della riunione informale dei ministri dell’Interno, in programma oggi a Innsbruck. Il leader leghista in sostanza, parla di un “asse italo-tedesco” per cambiare le regole sull’immigrazione. Perché per il ministro dell’Interno dalla Germania è arrivata l’assicurazione del “sostegno” alle richieste italiane per raggiungere questi “obiettivi comuni”. E dunque “più controllo delle frontiere esterne”, supporto finanziario dell’Europa ai costi della prima accoglienza, accordi con i Paesi africani per i rimpatri, e infine “revisione delle regole delle missioni europee” nel Mediterraneo “che portano tutti in Italia”.

Per Salvini infatti bisogna “suddividere gli sbarchi” tra i Paesi membri. Dunque, “è partito un percorso positivo di collaborazione tra i due governi e i due popoli”, assicura il vice premier leghista. Anche se Seehofer nelle sue dichiarazioni è stato più vago, e lo stesso Salvini ha riferito che nel colloquio il collega bavarese gli ha fatto presente che quello tedesco è un governo di coalizione, e dunque servirà l’ok della Merkel. Ma Salvini si mostra fiducioso che il risultato sia raggiungibile, perché “è finito il tempo del bilaterale franco-tedesco che poi dettava il compitino a tutti”, “adesso ci cercano e ci ascoltano”, e si può portare a casa, è la convinzione, quella “condivisione dei flussi” che ieri il vertice con il premier Giuseppe Conte ha sancito come linea di tutto il governo.

Ma cambiare le regole Ue richiede l’unanimità, gli fanno notare… “Lo voglio vedere quello che alza il ditino e dice no alla suddivisione dei migranti”. Ma l’impressione è che le distanze restino. A partire dai “movimenti secondari”, ovvero la richiesta del bavarese Seehofer di far rientrare nel Paese Ue di primo approdo – in molti casi l’Italia – i migranti che poi si sono spostati nel resto d’Europa. “Prima facciamo diminuire i movimenti primari”, è la replica di Salvini, che poi la mette così: “Se alla fine il saldo” per l’Italia – tra rientri e minori sbarchi – fosse “positivo” per l’Italia “sarebbe comunque un risultato: a me interessa far diminuire gli sbarchi”.

Insomma, il fronte dei sovranisti – che al vertice di Innsbruck bevono Tirola Cola al posto della globalista Coca Cola – di facciata regge. E Salvini si premura di disinnescare anche il rischio che l’Austria blindi il Brennero: “Domani a Kickl dirò che non serve, parliamo di poche decine di persone”. Così come oggi va bene la proposta austriaca che propone l’istituzione di centri di identificazione dei migranti nei Paesi terzi, archiviando di fatto le conclusioni del COnsiglio Ue di Bruxelles di due settimane fa.

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