Salvini e Orban in video governo, polemica in Francia

Salvini e Orban in video governo, polemica in Francia
Viktor Orban e Matteo Salvini
2 novembre 2018

In Francia e’ bufera politica sul video diffuso nei giorni scorsi dal governo e in cui Salvini e Orban appaiono come spauracchi per spingere i francesi a recarsi alle urne alle elezioni europee di maggio 2019. All’unisono le forze politiche denunciano l’iniziativa come propaganda a favore di ‘La Re’publique en marche’, il partito del presidente Emmanuel Macron, e chiedono formalmente al Consiglio nazionale dell’audiovisivo di procedere al ritiro della clip di 30 secondi, diffusa su YouTube e gia’ visualizzata piu’ di un milione di volte.

“Immigrazione: controllare o subire? Clima: agire o ignorare? Occupazione: partner o concorrenti ? Europa: unione o divisione?”: sono i quesiti posti nel video contestato, con immagini forti e musica drammatica, per invitare gli elettori ad andare alle urne. Seguono immagini del ministro italiano dell’Interno Matteo Salvini che dice “grazie” e del premier ungherese Viktor Orban. Quindi l’appello conclusivo: “Nel maggio 2019, l’Europa cambiera’. Tocca a voi decidere in quale direzione”. Destra e sinistra francese accusano il governo di “propaganda grossolana”, di “populismo” e di “stigmatizzazione ipocrita e sorniona” nei confronti di altri leader europei. Ma bersaglio della polemica e’ soprattutto l’uso di denaro pubblico per finanziare un video poco governativo e molto di parte. “Siccome lo avete pagato voi, con le vostre tasse, sappiate apprezzare questa clip governativa per le europee”, ha twittato con ironia Thierry Mariani, ministro durante la presidenza Sarkozy.

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“Non e’ assolutamente un video per spingere la gente ad andare a votare, ma e’ un video di parte su tematiche care a La Re’publique en Marche, pagato con le nostre tasse. Che le spese siano imputate al partito di Macron”, ha reagito il movimento ‘Ge’ne’ration.s’ di Benoit Hamon. “Il governo francese pubblica, a spese dei contribuenti, spot ufficiale per le #Europee2019 usandomi come ‘uomo nero’ di cui avere paura. Macron e amici di paura ne devono avere moltissima: nel 2019 li aspetta una primavera dei Popoli che li spazzera’ via”, aveva replicato Salvini su Twitter il 29 ottobre. Per sei mesi, tra aprile e ottobre scorso, il presidente Macron ha sponsorizzato delle consultazioni cittadine sull’Europa, con una serie di eventi, manifestazioni, sondaggi per coinvolgere i francesi sul futuro dell’Europa. Un’iniziativa anche questa criticata, il cui successo non e’ affatto scontato. Alle ultime elezioni europee del 2014, solo otto paesi su 28 hanno registrato un tasso di partecipazione superiore al 50%. In Slovacchia e Repubblica Ceca l’astensione e’ stata dell’80%.

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