Salvini riunisce parlamentari e ministri leghisti, non molliamo

Salvini riunisce parlamentari e ministri leghisti, non molliamo
12 settembre 2018

Ci aspettano mesi difficili di lavoro. Cercheranno di attaccarci in ogni modo. Lo hanno gia’ cominciato a fare in Europa. Non bisogna mollare ne’ arretrare di un millimetro. Cosi’ Matteo Salvini ha motivato le sue truppe alla vigilia di appuntamenti – ha sottolineato il vicepremier – molto importanti per il partito.

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Erano presenti circa in 200 tra parlamentari e ministri all’incontro (c’erano tutti gli esponenti dell’esecutivo del Carroccio) cominciato alle 19 e terminato poco fa. Il segretario della Lega ha aperto le porte della residenza in dotazione al Ministro degli Interni. Una riunione conviviale cominciata con un discorso introduttivo di Salvini e terminata con un brindisi in terrazza e tante foto. Tanti i temi di cui si e’ discusso nei vari capannelli, tra questi il voto in Europa sulle sanzioni a Orban e la questione dei fondi della Lega, con una certa irritazione da parte di molti esponenti del partito di via Bellerio per il tentativo della magistratura di voler rateizzare il sequestro dei 49 milioni.

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Si e’ parlato anche del rapporto con i 5 stelle. Dal vice presidente del consiglio – riferisce chi era presente all’incontro – non e’ arrivato alcun messaggio particolare ma soltanto la sottolineatura del buon lavoro portato avanti finora e dell’asse con Di Maio. Salvini e Di Maio, spiegano sempre le stesse fonti, si sono sentiti un paio di volte al telefono anche oggi. Presto ci sara’ un nuovo confronto tra Lega e 5 stelle, insieme al ministro Tria, sulle misure da inserire nella legge di bilancio.

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I 5 stelle sono in pressing affinche’ il responsabile di via XX Settembre apra subito il cantiere del reddito di cittadinanza. La trattativa sui punti della manovra e’ in corso con la Lega che dal canto suo insiste sulle pensioni, sulla flat tax e sulla pace fiscale. Il vicepremier ritiene, spiegano fonti parlamentari della Lega, che dalla pace fiscale potrebbero arrivare i fondi necessari per realizzare i temi contenuti nel contratto. Ma proprio sul capitolo della pace fiscale ci sarebbero resistenze da parte di un’ala del MoVimento 5 Stelle.

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