Salvini vince primo round, ora sfida governo

Salvini vince primo round, ora sfida governo
L'ex premier, Silvio Berlusconi
25 marzo 2018

Matteo Salvini esce da vincitore dalla prima importante partita ‘post voto’, quella dell’elezione dei presidenti delle Camere. La ‘fumata bianca’ sul pentastellato Roberto Fico e la forzista Elisabetta Alberti Casellati e’ arrivata al termine di una tormentata trattativa in cui il segretario leghista si e’ conquistato per la prima volta il ruolo di chi da’ le carte in un dialogo con Luigi Di Maio che ha fatto si’ che ha allontanato i 5 stelle dal Pd. Per ottenere il risultato auspicato Salvini ha rischiato molto ed e’ stato necessario un vertice di ‘ricomposizione’ del centrodestra, convocato all’ultimo minuto, per ricucire la profonda frattura con Silvio Berlusconi che aveva creato ieri il ‘coup de theatre’ tattico del segretario leghista di far votare Anna Maria Bernini al suo gruppo al Senato. Non e’ un caso, quindi, che le prime parole del segretario leghista dopo l’elezione dell’azzurra sullo scranno piu’ alto di Palazzo Madama siano state per la coalizione. “Sono assolutamente felice, emozionato e orgoglioso che le Camere comincino a lavorare e della compattezza del centrodestra”, ha detto Salvini, che poi si e’ recato a Palazzo Grazioli per un saluto al presidente di FI prima di fare ritorno a Milano. Al termine dell’incontro, il presidente di Forza Italia si e’ detto soddisfatto e ha assicurato di “fidarsi” di Salvini. “Veloci, concreti e coerenti. Prossimo obiettivo far nascere un governo che abbia un programma chiaro e rispettoso del voto: prima gli italiani”, ha poi rivendicato il leader della Lega su Twitter.

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Presidenze delle Camere “rispettose del voto”, da notare, e’ l’espressione usata nelle settimane scorse per porre le basi per quello che sarebbe stato l’accordo coi 5 stelle. Si vedra’ nei prossimi giorni se la formula che proporra’ per l’esecutivo ricalchera’ questo schema. Per ora di certo su questo fronte c’e’ solo la nota congiunta vergata dai tre partiti del centrodestra, al termine del vertice. “I leader del centrodestra confermano che le intese intercorse in questa fase non sono prodromiche alla formazione di un governo e che non avranno nessuna influenza sul percorso istituzionale spettera’ al presidente della Repubblica”, si e’ precisato. “Confermano che, in ogni caso, vi e’ l’impegno di tutte le forze politiche del centrodestra a non ricercare accordi individuali per la formazione del governo”. Tradotto, Salvini non agira’ da solo ma per tutto il centrodestra anche nella trattativa per la formazione del governo. Ancora da chiarire se il centrodestra si presentera’ in delegazione unica al Colle, come aveva auspicato Salvini nelle scorse settimane, o in delegazioni separate come sembra al momento piu’ probabile. Ancora prematuro anche dire se la coalizione confermera’ la linea di proporre Salvini come premier di un governo di centrodestra, che pero’ non ha i numeri da solo per tenerlo in piedi. O se un’eventuale alleanza con i 5 stelle, anche sul fronte del governo, portera’ passi di lato dei leader.

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