San Carlo Napoli, in scena ‘Nozze di Figaro’ di Chiara Muti

San Carlo Napoli, in scena ‘Nozze di Figaro’ di Chiara Muti
23 settembre 2016

“Mozart non ha bisogno di essere modernizzato, né da me, né da altri, come la Cappella Sistina”. Sintetizza così Chiara Muti il senso della sua regia de “Le nozze di Figaro” di Mozart sul podio Ralf Weikert, ultimo titolo della programmazione dell’Opera festival del teatro di San Carlo di Napoli per questa stagione. Il capolavoro, su libretto di Lorenzo Da Ponte, era assente dalle scene sancarliane dal marzo 2006 e in questo allestimento, che consolida il legame tra le più importanti istituzioni culturali del Mezzogiorno, (San Carlo, Petruzzelli e Bari e Massimo di Palermo) ha tinte pastello, sobrie e raffinate dei costumi di Alessandro Lai e delle scene di Ezio Antonelli. Nel primo cast Simone Alberghini, Eleonora Buratto, Rosa Feola e Alessandro Luongo. E questa edizione è integrale, comprendendo anche le parti di Cherubino e Marcellina, affidate a Marina Comparato e Laura Cherici. Per la giovane regista “il tessuto creato da questo genio non ha bisogno di un altro genio minore” per parlare a spettatori contemporanei.

Chiara Muti sottolinea più volte la modernità e della partitura e della storia, nella quale la nuova classe sociale, la borghesia incarnata da Figaro, si presente come “vivace” di “mette avanti”; “Quando Figaro canta che ciò che hanno i nobile ‘noi dobbiamo guadagnarcelo’ – dice la regista – sottolinea la spinta rivoluzionaria” che poi si tradurrà nei profondi cambiamenti sociali di fine Settecento. Weikert si sente pienamente a suo agio nelle scelte di Muti: “Per me il regista deve raccontare la storia – dice – mi fa rabbia lavorare con un regista che si e’ fatto delle idee ma le cui idee non riguardano i personaggi e la storia”.

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