Sardo, a Gela non chiudiamo e non licenziamo nessuno. Parola di uno dei “capi” del Gruppo

19 luglio 2014

“Non si parla di chiusura ma di riconversione: non licenzieremo nessuno dei nostri 970 dipendenti”. Cosi’ Salvatore Sardo, chief downstream & industrial operations officer dell’Eni, in un’intervista al Sole 24 Ore rassicura il personale della raffineria di Gela. “Diro’ di piu’: siamo disponibili – prosegue Sardo – a incrementare gli investimenti dai 700 milioni previsti a oltre due miliardi, in un progetto ampio che potrebbe coinvolgere altri settori, ad esempio l’esplorazione di idrocarburi, la raffinazione verde e anche un centro mondiale di formazione manageriale sulle tematiche di salute, sicurezza e ambiente. Eni ha gia’ affrontato situazioni simili a quella di Gela, cioe’ impianti industriali in perdita strutturale”, per esempio a Porto Torres. Quanto alle accuse di inquinamento, Sardo assicura che l’Eni e’ “attentissima all’ambiente. Se libera delle aree industriali per altri utilizzi, le bonifica a norma di legge”. Per quanto riguarda infine gli altri stabilimenti italiani alle prese con la crisi della raffinazione, Sardo afferma: “Esamineremo altri interventi caso per caso, sempre con la massima salvaguardia per i posti di lavoro”.

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