Sbarco migranti in diretta tv, furia Salvini. Ancora scontro Lega-M5S

Sbarco migranti in diretta tv, furia Salvini. Ancora scontro Lega-M5S
Foto archivio
20 maggio 2019

E’ a L’Arena su La7, quando una telecamera che trasmette immagini in diretta mostra alcuni migranti, con giubbotto di salvataggio, che scendono in porto da un’imbarcazione della Capitaneria di porto. “Qualcuno l’ordine lo avra’ dato. Questo qualcuno ne dovra’ rispondere”, si irrita il ministro dell’Interno. E quando gli vengono mostrante le immagini dei primi trasbordi dei 47 migranti, Salvini, letteralmente, s’infuria. “Se qualche ministro ha dato l’autorizzazione a sbarcare gli immigrati, se qualcuno vuole aprire i porti e aiutare gli scafisti ne rispondera’ davanti agli italiani”, sono le parole del leader della Lega.

In trasmissione seguono alcuni minuti di confusa attesa, nel corso dei quali non si capisce, di fatto, chi abbia dato l’autorizzazione allo sbarco. Sullo schermo scorrono le immagini dei gommoni della Capitaneria di porto che trasportano i migranti a Lampedusa e cio’ potrebbe far pensare che l’autorizzazione arrivi dal Ministero dei Trasporti, che e’ quello competente per i porti e la Guardia costiera. L’irritazione di Salvini e’ palpabile. “C’e’ una nave sotto sequestro. Spero venga tratto in arresto l’equipaggio di questa nave. Potevano rimanere sulla nave gli immigrati irregolari. Per il ministro degli Interni i porti devono rimanere chiusi”, insiste il leader della Lega, che poi sentenzia ad alta voce “Qui o e’ stato il procuratore Patronaggio o Toninelli”.

 “La Sea Watch non doveva sbarcare – ripete Salvini -. Siamo uno Stato di diritto e non do nessuna autorizzazione. Se qualcuno ha autorizzato deve dare spiegazioni. E’ lei, dottor Patronaggio, ad avere autorizzato? Caro procuratore, le chiedo se e’ lei che si e’ assunto la responsabilita’ degli sbarchi”. “Da lei, Patronaggio, sono stato accusato di sequestro di persona. Non sono simpatico a questo signore”. Salvini alza il tiro. “Se nelle prossime ore ci saranno arresti per coloro che hanno infranto le leggi, ci sara’ il sequestro definitivo di questa barca di vice scafisti e se ci sara’ il loro arresto, e’ un conto. Se la nave sara’ messa fuori uso, anche affondandola, bene. Altrimenti – prosegue il leader della Lega – ho il dubbio che qualcuno abbia voluto compiere un atto politico: se qualche procuratore vuole sostituirsi al governo o al Parlamento si candidi”.

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Immediatamente, arriva la precisazione delle fonti di governo M5S: “nessun ministro del Movimento ha aperto i porti”, viene spiegato. Interviene personalmente anche Luigi Di Maio. “Non accetto che il ministro dell’Interno dice che se stanno sbarcando dalla Sea Watch e’ perche’ i ministri 5 Stelle hanno aperto i porti – dice il vice premier pentastellato -. La nave e’ stata sequestrata dalla magistratura e, quando c’e’ un sequestro, si fanno sbarcare obbligatoriamente le persone a bordo. Si legga le leggi dello Stato che lui rappresenta” tuona il ministro del Lavoro.

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