Schermaglie FI-Lega, sale la tensione. Salvini, basta lo 0.1% in più

Schermaglie FI-Lega, sale la tensione. Salvini, basta lo 0.1% in più
Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi
8 febbraio 2018

Ancora schermaglie nel centrodestra. “Sento che la Lega scavalchera’ Forza Italia, poi saranno gli italiani che faranno l’unico vero sondaggio, le elezioni”, rilancia Salvini, “basta lo 0,1% in piu'” rispetto a Forza Italia, “perche’ significa che la nostra coerenza, il nostro coraggio, la nostra concretezza sono assolutamente premiate”. Il timore del partito azzurro e’ che una campagna elettorale basata principalmente sui temi della sicurezza e dell’immigrazione possa gonfiare il peso nell’urna del Carroccio. Da qui la decisione di alzare i toni del Cavaliere proprio su questi argomenti. Ma lo spauracchio di un sorpasso al momento viene negato dai forzisti. Secondo i dati in possesso in FI il partito di via Bellerio sarebbe cresciuto di poco negli ultimi giorni, sull’onda di quanto successo a Macerata. “Non e’ cambiato nulla. Le distanze sono ampie, ci dividono almeno 5 punti”, osserva piu’ di un big, mentre ‘Noi con l’Italia’ punta a bilanciare la Lega. “Il fatto e’ che questa campagna elettorale si gioca sul bianco o sul nero”, osserva uno degli esponenti del centrodestra. Salvini non arretra: “La Lega prende un voto in piu’ degli altri nel centrodestra e finalmente riusciro’ a passare dalle parole ai fatti. Mi sento pronto, non vedo l’ora di prendere per mano 60 milioni di italiani”. Duello quindi anche sulla premiership con Berlusconi che ribadisce come la soluzione Tajani per palazzo Chigi – invisa al Carroccio – potrebbe essere “molto positiva”.

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Oggi la ‘querelle’ tra i partiti della coalizione e’ sulla leva obbligatoria. FI e Fdi dicono no alla proposta di Salvini mentre il Cavaliere rilancia l’operazione ‘Strade sicure’ (“non un solo militare dovra’ rimanere in caserma”) e ribadisce di non aver mai parlato di condono (“ma il mio governo non mettera’ sulla strada una famiglia che non sa dove andare”. “Salvini e Berlusconi – interviene Meloni – trovano tutti i giorni un pretesto per litigare, so’ ragazzi, io non partecipo a questo scontro, non mi interessa. Basta promesse alla Cetto Laqualunque”. La presidente di Fdi accusa di ambiguita’ gli alleati per non aver aderito alla kermesse del 18 luglio anti-inciuci. “Non ho timori di esecutivi di larghe intese”, la risposta di Salvini che oggi ha proposto “una tassa sui robot”, sottolineato che l’Islam e’ “incompatibile con la Costituzione” e duellato con Calenda: “Vengo da un’azienda che aspetta risposte” dal ministro dello Sviluppo “ma zero, se vado a incontrare gli operai nelle fabbriche non e’ perche’ mi auto invito ma perche’ mi chiamano”. “Fai caciara e dici palle, tieni gli operai fuori dai tuoi show elettorali”, la risposta dell’esponente del governo. Intanto il partito di via Bellerio protesta la comparsa di uno striscione contro Salvini comparso in occasione della sua visita a Umbertide, vicino Perugia. “E’ inaccettabile”, la denuncia dei capigruppo Fedriga e Centinaio.

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