Scontro in Pd e Ap su intesa, Alfano spacca tutto. E si apre anche fronte a sinistra

Scontro in Pd e Ap su intesa, Alfano spacca tutto. E si apre anche fronte a sinistra
Angelino Alfano
11 agosto 2017

L’intesa tra il Pd e Ap e’ sempre piu’ vicina. Sul campo le candidature di D’Alia e Misuraca, ma i dem hanno gia’ fatto intendere che si dovrebbe andare su un civico. Alternativa popolare direbbe si’ ad un nome proveniente dalla societa’ civile, “ma che sia condiviso”, spiegano fonti parlamentari centriste. I vertici del Nazareno fanno trapelare ottimismo: l’accordo potrebbe essere sigillato da Renzi nei prossimi giorni e al momento prevede anche il tema della legge elettorale. Ancora nessuna accelerazione pero’ su chi schierare in campo. Le trattative su questo punto sono ancora in corso, con Mdp, Sinistra italiana e anche la minoranza dem pronte a salire sulle barricate. L’area di Orlando e’ perplessa, spiega un esponente vicino al guardasigilli, sulle mosse dei vertici del Nazareno di avvicinamento ad Ap anche su scala nazionale. “Renzi dice no ad una coalizione con Pisapia e poi imbarca Alfano, magari – sostiene un parlamentare – per far capire, qualora dovesse perdere, che il sistema della coalizione non e’ vincente”. Anche i fuoriusciti del Pd chiedono “discontinuita’”, cosi’ come esponenti di Campo progressista. “Finiscano le alchimie oppure andremo da soli”, afferma Cento di Sinistra italiana.

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Ma c’e’ fibrillazione anche in Alternativa popolare. Perche’ l’ala lombarda, nell’eventualita’ di un accordo con il Pd in Sicilia, potrebbe stringere un asse direttamente con Maroni e Forza Italia. Del resto l’avvertimento arrivato da FI e’ che si chiuderebbe ogni porta a future alleanze in vista delle elezioni di primavera. Giunta lombarda a rischio, ma anche molti senatori minacciano di rompere. “Cosi’ – afferma un esponente di Ap a palazzo Madama – salta tutto”. “Tutte le decisioni saranno prese insieme nella prospettiva della costituzione di un’area di centro”, spiegano pero’ i vertici di Alternativa popolare. Lo scontro e’ anche dentro FI: una parte del partito sull’Isola non e’ d’accordo con la linea di Micciche’, vorrebbe che si convergesse su Musumeci. Il plenipotenziario azzurro in Sicilia frena sulla possibilita’ di appoggiare il candidato di FdI e avrebbe anche la sponda di Gianni Letta. Per questo motivo ha deciso di prendere tempo e ha rinviato l’incontro con i parlamentari locali. Avrebbe offerto, riferisce una fonte parlamentare azzurra, a Fratelli d’Italia la candidatura di Catanoso, un ex esponente di An, ma FdI avrebbe ribadito che non ci sono alternative a Musumeci.

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