Scontro Renzi-Di Maio: attacca me per coprire caso Dessì. Il grillino: ha preso soldi dalla mafia

Scontro Renzi-Di Maio: attacca me per coprire caso Dessì. Il grillino: ha preso soldi dalla mafia
Luigi Di Maio (S) e Matteo Renzi
5 febbraio 2018

Si accende lo scontro tra Di Maio e Renzi sui candidati impresentabili. Il primo colpo lo sferra il segretario Pd. “Prima lo hanno messo in lista, poi quando sono stati ‘sgamati’, hanno provato in tutti i modi a nascondere Dessi’ ma senza riuscirci. Allora gli hanno fatto firmare un impegno alle dimissioni da un notaio facendo finta di non sapere che un atto del genere non conta nulla ai fini del diritto parlamentare. Hanno cercato quindi di cambiare argomento, invano”, e’ la ricostruzione del segretario Pd. “Alla fine la sostanza resta quella: chi nel Lazio vota per il Movimento Cinque Stelle vota uno scroccone, amico del clan Spada. Punto. Qualcuno puo’ smentire? No, nessuno – continua Renzi – . A quel punto Di Maio che fa? Attacca me, attacca il PD. E dice: anche il centrosinistra e’ pieno di impresentabili. E fa l’elenco di qualche nostro candidato che ha ricevuto avvisi di garanzia. Caro Di Maio, anche tu sei stato indagato, il sindaco di Torino Chiara Appendino e’ indagata per omicidio colposo e falso, il sindaco di Livorno Filippo Nogarin e’ indagato per omicidio colposo, il sindaco di Roma Virginia Raggi non e’ solo indagata, ma direttamente a processo per falso. E perche’ da Bagheria alla Sardegna sono numerosi i sindaci a cinque stelle indagati. Attenzione: qui c’e’ la differenza di stile tra noi e loro. Per noi non sono impresentabili, noi non li giudichiamo colpevoli. Anzi: ci auguriamo che siano innocenti. Non speriamo nella loro condanna, ma facciamo il tifo per la loro innocenza, perche’ noi non siamo come Di Maio, che e’ garantista il lunedi’ con i suoi amici e giustizialista con gli avversari il martedi’”.

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La replica del capo politico dei Cinquestelle arriva dal palco di Nuoro. “Renzi ci dice che noi abbiamo candidato nelle nostre liste un amico degli Spada – dice Di Maio -. Rispondo io: ma lo dici proprio tu che hai preso i soldi da Buzzi e da mafia capitale per le elezioni?”. E ancora. “Renzi anziche’ ritirarli e chiedere scusa ha deciso di difendere la sua truppa di impresentabili”. Il leader di M5s elenca poi i candidati del Pd che risultano indagati o rinviati a giudizio. “Renzi – aggiunge poi su Faceboobk – si permette di fare la morale a noi sulle amicizie di un candidato che ha preso l’impegno a rinunciare a candidatura ed elezione, lui che e’ segretario di un partito che ha preso migliaia di euro da Buzzi di mafia capitale che infatti ha partecipato a una cena di finanziamento del Pd. Proprio lui, che e’ segretario di un partito che in 4 anni ha ricevuto 9 milioni di euro di finanziamenti che nessuno sa da dove vengono (da gente come Buzzi?). Lui che ha spifferato a De Benedetti il decreto sulle popolari che ha permesso all’editore di Repubblica un plusvalore di 600.000 euro alla faccia dei risparmiatori sul lastrico. Lui che non ha detto una parola sui candidati impresentabili del suo vero alleato Berlusconi”. “Ci risparmi le sue parole – conclude – gonfie di retorica e ipocrisia. Ci dica quanti soldi gli ha dato Buzzi dei 9 milioni di euro arraffati dal Pd che non hanno un nome e un volto e ritiri gli impresentabili”.

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