Scoppia caso a Noto, indagato consigliere comunale per firme false

Scoppia caso a Noto, indagato consigliere comunale per firme false
4 settembre 2017

Falso ideologico e turbamento del regolare svolgimento delle elezioni: sono questi i capi di imputazione contestati al consigliere comunale di Noto, Corrado Cultrera (gia’ arrestato nel 2002 per brogli elettorali). Secondo quanto pubblicato in esclusiva dal giornalista Paolo Borrometi su “La Spia.it”, Corrado Cultrera (foto), in qualita’ di pubblico ufficiale (consigliere comunale uscente), avrebbe certificato la sottoscrizione delle firme indispensabili per la presentazione della lista “Patto per Noto”. Le firme, oltre ad apparire come “opera della stessa mano”, non sono state riconosciute dagli stessi sottoscrittori ma certificate dal Cultrera, poi eletto nella stessa lista insieme alla moglie ed oggi presidente del Consiglio comunale di Noto, Veronica Pennavaria. Corrado Cultrera venne gia’ arrestato nel 2002 per brogli elettorali. All’epoca il gip di Siracusa, Vincenzo Di Domenico, firmo’ l’ordine di custodia cautelare in carcere, contestando al Cultrera l’articolo 90 della legga 570 del 1960, “per avere alterato l’esito delle elezioni amministrative”. Per questa imputazione e’ stato condannato in primo e secondo grado, poi in Cassazione venne dichiarato il “non luogo a procedere” per prescrizione.

 

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