Scuola, 9 studenti su 10 scelgono l’ora di religione

Scuola, 9 studenti su 10 scelgono l’ora di religione
18 gennaio 2017

Quasi nove studenti su dieci della scuola italiana scelgono di avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica. Un dato che subisce un lieve calo dall’ultima grande rilevazione relativa all’anno scolastico 1993-’94 quando ad avvalersene era il 93,5% degli studenti, ma che dimostra tutto sommato la tenuta dell’ora di religione nel nostro Paese. A dirlo è il rapporto “Una disciplina alla prova. Quarta indagine sull’insegnamento della religione cattolica in Italia a trent’anni dalla revisione del Concordato”, promosso dall’Istituto di sociologia della pontificia università Salesiana e da alcuni uffici della Conferenza episcopale italiana (ed edito dalla Elledici), che ha indagato lo stato di salute della cosiddetta Irc sulla base di un campione rappresentativo di circa tremila insegnanti e 20 mila studenti di ogni ordine e grado di scuola. Così dall’indagine emerge che se il dato di media dice che l’87,8% degli alunni sceglie l’ora di religione a livello nazionale, su base geografica la percentuale sale al Sud con il 98% mentre scende al Nord con l’82%. Inoltre, mentre le scuole dell’infanzia e del primo ciclo si mantengono ancora intorno al 90% di adesioni, le scuole secondarie di secondo grado scendono sotto l’82%.

Tra i motivi della scelta di avvalersi dell’Irc tende a prevalere l’appartenenza religiosa. Secondo quasi tre quarti degli insegnanti la tenuta dell’insegnamento è dovuta soprattutto a questa motivazione e anche il calo delle adesioni è spiegato in circa due terzi dei casi con la presenza di stranieri con diversa appartenenza religiosa. Anche gli studenti confermano questa valutazione, indicando sempre ai primi posti tra i motivi che inducono ad avvalersi dell’Irc il fatto di essere credenti. Il 91,7% degli insegnanti di scuola statale e il 56,8% di quelli di scuola cattolica dichiarano comunque di avere in classe anche alunni non cattolici, che ugualmente seguono le lezioni di religione. Secondo la ricerca poi, l’ora di religione è una materia che piace: in una scala da 1 a 10, la media del gradimento è pari a 9. “L’ora di religione non è catechismo ma formazione umana e spirituale”, ha rivendicato il segretario generale della Cei, mons. Nunzio Galantino partecipando oggi alla presentazione del rapporto nella sede del Vicariato.

“Un ideologismo cieco o spinto – ha detto – tende a marginalizzare l’insegnamento della religione cattolica. Ma voglio vedere chi sa dimostrare con chiarezza che questo insegnamento non è la mancia data, non si capisce da chi a chi”. “L’Irc non è evangelizzazione”, ha continuato, “solo chi è ignorante e non nel senso buono della parola, solo chi ignora oggettivamente qual è la cultura italiana può chiedere che si faccia a meno dell’insegnamento della religione cattolica”. “I principi del cattolicesimo fanno parte del patrimonio storico del Paese. Se alla scuola non compete una diretta formazione cattolica – ha aggiunto – le compete però senz’altro una alfabetizzazione e una iniziazione antropologica al fatto religioso”. In questo contesto Galantino ha insistito su come l’insegnamento della religione cattolica discenda direttamente dal Concordato del 1984 e abbia tutto l’interesse ad essere applicato secondo “le regole e finalità” della scuola italiana “senza chiedere eventuali privilegi”. (ANSA).

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