Il giudice Mario Pagano (già magistrato del Tribunale di Salerno e attualmente in servizio nel Tribunale di Reggio Calabria) è tra i sette destinatari di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Napoli che ha accolto la richiesta della Procura al termine delle indagini che delineano un quadro indiziario che prefigura reati di corruzione e truffa aggravata a carico del magistrato e di altri indagati. L’ipotesi accusatoria ruota attorno a cause civili “con esito favorevole a imprenditori ai quali era legato da consolidati rapporti di amicizia”. Agli arresti domiciliari anche il funzionario giudiziario Nicola Domenico Montone, mentre per gli imprenditori Luigi Celestre Angrisani, Riccardo De Falco, Giovanni Di Giura e Roberto Leone è stato disposto il divieto di dimora. Il giudice Pagano – si legge nell’ordinanza del Gip – si sarebbe adoperato, nel tempo, per favorire imprenditori ai quali era legato da rapporti di amicizia, trattando cause civili riferibili a tali amici con esito favorevole per questi ultimi. In cambio di queste condotte favorevoli il giudice avrebbe ricevuto dagli imprenditori utilità varie: somme di denaro a beneficio di una società riconducibile al magistrato e a forniture di cucine, impianti di climatizzazione a favore di un agriturismo riferibile alo stesso magistrato.
