Sgarbi condannato per diffamazione nei confronti di Nichi Vendola 

Sgarbi condannato per diffamazione nei confronti di Nichi Vendola 
Vittorio Sgarbi
15 marzo 2018

Vittorio Sgarbi dovra’ risarcire l’ex presidente della Regione Puglia Nichi Vendola per averlo diffamato nel corso di una trasmissione televisiva. La Corte di Appello di Bari, riformando la sentenza in abbreviato che nel novembre 2015 aveva assolto Sgarbi “perche’ il fatto non sussiste”, ha condannato l’imputato al risarcimento danni da quantificarsi in sede civile. La sentenza di assoluzione dal reato di diffamazione aggravata era stata impugnata, dalla sola parte civile, l’avvocato Vincenzo Muscatiello per Nichi Vendola. I giudici, quindi, non si sono pronunciati sulla responsabilita’ penale ma soltanto sulla sussistenza di un danno, che e’ stato riconosciuto. La vicenda risale al 18 maggio 2011. Nella trasmissione “Ora ci tocca anche Sgarbi” in onda su Rai 1, il giornalista Carlo Vulpio (il processo per diffamazione nei suoi confronti e’ ancora in corso dinanzi al Tribunale di Bari) tratto’ il tema delle energie rinnovabili facendo riferimento a presunti interessi mafiosi. Sgarbi, ospite del programma, difeso nel processo dagli avvocati Giampaolo Cicconi e Francesco Rotunno, solo pochi giorni prima aveva parlato di una “Puglia massacrata da una forma di criminalita’ istituzionale che l’ha sfigurata con pale eoliche” e, durante la trasmissione, aveva annuito alle dichiarazioni rese da Vulpio su un presunto ruolo della Regione Puglia nella gestione del business dell’eolico. Per i giudici dell’appello quell’atteggiamento fu diffamatorio.

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