Sgarbi fuori dalla Giunta Sicilia, me ne vado ma ho ricatto per Musumeci

Sgarbi fuori dalla Giunta Sicilia, me ne vado ma ho ricatto per Musumeci
Vittorio Sgarbi
19 marzo 2018

“Me ne vado, ma non di mia iniziativa, sono stato cacciato fuori”. E’ lo sfogo dell’ormai ex assessore ai Beni culturali della Regione siciliana Vittorio Sgarbi, neo deputato alla Camera. “C’era un patto in base al quale sarei rimasto assessore in Sicilia, anche se eletto al Parlamento, e che me ne sarei andato solo se fossi diventato ministro”, ha aggiunto, “ora chiedo almeno di avere il tempo di firmare gli ultimi provvedimenti, non si tratta più di scegliere, me ne vado”. “Il presidente mi aveva detto, ‘Vittorio dobbiamo parlarci perché c’è una situazione insostenibile’. Ma lui non è stato affatto cortese con me. Gli ho detto, ‘va bene, domani vengo’, e lui ha detto di no, ‘decidi di andartene’. Non mi ha particolarmente deluso Musumeci, ma non è stato cortese con me. Cosi’ ecco il mio piccolo ricatto: il 27 viene il potente mecenate che deve dare 39 milioni per Selinunte, non li dà a me, ma tratterà con me. Se me ne vado con chi tratterà? Se fossi Musumeci chiederei a me di restare almeno fino a quando l’operazione non sia conclusa”. Lo ha detto Vittorio Sgarbi, parlando con i giornalisti a cui ha annunciato l’addio all’incarico di assessore regionale ai Beni culturali, “in quanto cacciato dalla Giunta”. “Non sono andato al ritiro del governo di Castelbuono, anche perché nessuno mi ha mai invitato – ha proseguito – sebbene qualcuno dica che mi sia stato notificato l’invito, non ho ricevuto nulla”.

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