Si estende il Russiagate, Trump a Taormina in fuga dalla stampa. E non solo

Si estende il Russiagate, Trump a Taormina in fuga dalla stampa. E non solo
27 maggio 2017

Niente conferenza stampa per Donald Trump al vertice G7 di Taormina, dove il presidente Usa – oltre alle polemiche per le troppe divergenze con i partner europei – è inseguito dalle ombre sempre più scure dell’inchiesta sulle ingerenze russe durante la campagna terminata con la sua elezione. Il presidente americano subito dopo la conclusione del summit di Big Seven si trasferirà a Sigonella, dove saluterà le truppe americane e poi salirà sull’Air Force One. Già ieri è rientrato negli Usa il genero Jared Kushner (foto), che mentre era in Italia con la moglie Ivanka, ha appreso di essere nel mirino dell’indagine dell’Fbi, anche se non indagato. Una posizione che sembra tuttavia avvicinarsi dopo la tegola che gli è piombata addosso nelle ultime ore: Kushner e l’ambasciatore russo negli Usa lo scorso dicembre, rivela il Washington Post, discussero la possibilità di creare un canale di comunicazioni segreto tra il transition team di Trump e il Cremlino. L’idea, secondo funzionari governativi Usa a conoscenza del dossier, era di usare i canali diplomatici russi, considerati sicuri, per avere un filo diretto con Mosca ancora prima dell’insediamento del 45esimo presidente alla Casa Bianca, da usare lontano da orecchie e occhi indiscreti. Il WPost scrive che l’ambasciatore Sergey Kislyak riferì ai suoi superiori a Mosca della proposta fatta da Kushner lo scorso 12 dicembre, in occasione di un incontro alla Trump Tower: della comunicazione dell’ambasciatore russo ci sarebbero le trascrizioni da intercettazioni telefoniche. All’incontro era presente anche Michael Flynn, il primo consigliere di Trump sulla sicurezza nazionale, costretto a dimettersi nella prima fase del Russiagate.

 Sempre secondo il quotidiano di Washington, la Casa Bianca ha reso noto l’incontro tra il diplomatico russo e Kusher, che si è nel frattempo affermato come il più influente dei consiglieri di Trump. Ma ora gli investigatori dell’Fbi riterrebbero che il faccia a faccia di dicembre sia di rilievo per le indagini sulla possibilità di interferenze russe. Tra l’altro Kislyak sarebbe stato colto di sorpresa dalla proposta del genero di Trump, date le evidenti implicazioni a livello di sicurezza anche per la Russia. Insomma, una notevole bega per Trump, che di Jared Kushner si fida, oltre ad averlo in famiglia come marito della prediletta Ivanka. Comprensibile quindi che il presidente Usa non voglia affrontare oggi la stampa internazionale né tantomeno quella americana. E’ vero che neppure la cancelliera tedesca Angela Merkel terrà a Taormina una vera e propria conferenza stampa, ma in questo caso il suo ragionamento pare di opportunità politica, per evitare di sottolineare evidenti divergenze con il presidente Usa in vista del prossimo G20 che a luglio si terrà a in Germania. Significativamente, la Casa Bianca ha per ora declinato di commentare i nuovi sviluppi della “posizione Kushner”. Un avvocato del genero presidenziale, Jamie Gorelick, ieri ha fatto sapere che il suo cliente – che già si era reso disponibile a informare il Congresso di quanto sa sugli incontri tra persone dell’entourage di Trump con funzionari russi – “farà la stessa cosa se contattato per qualsiasi altra inchiesta”. Ma questo era prima del nuovo capitolo, quello dell’idea di un canale segreto, che difficilmente può essere stata proposta ai russi senza che The Donald sapesse.

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