Alfano sempre più a sinistra, con Pd si lavora a ‘modello Palermo’. FI vira su ticket Musumeci-Armao

Alfano sempre più a sinistra, con Pd si lavora a ‘modello Palermo’. FI vira su ticket Musumeci-Armao
10 agosto 2017

Il dialogo tra Gianfranco Miccichè e Angelino Alfano sembra chiuso. O almeno così pensano dalle parti di Ap dopo le ultime prese di posizione del leader azzuro in Sicilia, ed il “modello Palermo” quello su cui si stanno intensificando le trattative in queste ore, ovvero lo schema di alleanze che ha portato alla rielezione Leoluca Orlando. I contatti, raccontano, sono tenuti da Lorenzo Guerini, Graziano Delrio, Davide Faraone e Stefano Raciti per il Pd e dallo stesso Angelino Alfano e da Dore Misuraca per Ap. E’ rimasta solo l’ala lombarda degli alfaniani a tirare per un accordo in Sicilia con il centrodestra. Alternativa popolare resta divisa, soprattutto Lupi potrebbe essere messo in difficolta’ da un’intesa con il Pd sull’isola. “Non e’ escluso che ci possano essere contraccolpi sull’unita’ del partito”, spiega un parlamentare. “Ma se i dem ci lasciano il candidato allora tutto il partito in Sicilia si congiunge sulla prospettiva di un’alleanza con il Pd che avrebbe un respiro nazionale”, ragionano gli esponenti centristi che fino a qualche giorno fa erano interessati al progetto del Ppe italiano prospettato da Micciche’. Il plenipotenziario azzurro, seppur non ancora rassegnato all’idea di perdere Ap, mette le mani avanti e assegna la colpa alle Meloni per le trattative tra i dem e il ministro degli Esteri. Trattativa che e’ in corso e che comprende un accordo anche in vista delle Politiche ma che potrebbe non portare ad una candidatura moderata. Il punto è che i centristi continuano a chiedere un’alleanza non solo siciliana, la condizione ribadita ai vertici Pd è che si recuperi un rapporto anche a livello nazionale. Non solo, da parte centrista si insiste su un candidato di area moderata, e i nomi sono quelli di Giampiero D’Alia, Dore Misuraca e Giovanni La Via, ma la scelta potrebbe ricadere su un civico gradito anche all’ala sinistra della coalizione.

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Ap adesso incalza, ha chiesto al Pd di definire la questione già “nei prossimi giorni”. Da parte del Pd si ribadisce che l’obiettivo è, appunto, il “modello Palermo”, ovvero a una “coalizione larga”, aperta anche a Mdp. Qualora invece il centrodestra chiudesse l’intesa su Musumeci (possibile il ticket con il leader di Sicilia Nazione Armao, i due ieri si sono incontrati, allora il Pd avrebbe maggior forza per cercare una convergenza non solo con Ap ma anche con Mdp, Orlando e Crocetta. Sempre in nome del ‘modello Palermo’. La partita quindi non e’ ancora chiusa (potrebbe slittare a dopo ferragosto) ma il malessere dentro FI e’ un segnale di come il partito stia cercando di uscire da un possibile isolamento. Visto che la Meloni e Salvini non recedono e il Cavaliere ha deciso di puntare lo stesso su Musumeci in nome di un progetto civico che coinvolga soprattutto esponenti provenienti dal mondo del lavoro. Venerdi’ ci sara’ un incontro dei parlamentari siciliani e si tireranno le somme. Una parte di FI resta contrario a virare su Musumeci ma allo stesso tempo il timore di Berlusconi e’ quello di rompere l’asse con Lega e Fdi. Per questo motivo un escamotage potrebbe essere proprio quello di ‘rientrare’ nell’accordo negoziando i termini dell’alleanza. Ap dal canto suo ribadisce ufficialmente che l’intesa con i dem non e’ chiusa, il ‘dossier’ e’ nelle mani di Renzi che punta soprattutto sullo schema da gioco prima di capire chi schierare in campo. “Il dialogo va avanti ed e’ molto costruttivo”, dice Castiglione. Ma andranno ancora verificati ulteriori passaggi perche’ la scelta della figura da contrapporre a Musumeci e al pentastellato Cancelleri non e’ stata ancora fatta e sara’ lo ‘step’ decisivo.

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